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INZAGHI E CONCEIÇAO SQUALIFICATI: CONTRO IL SIENA NON CI SARANNO

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Il cross di Lopez, il colpo di testa preciso, calibrato. La palla in fondo al sacco e la corsa sotto la Nord. Ieri Corradi s'è ripetuto. Con un sinistro bellissimo, sempre sotto la Nord e sempre nei minuti finali. Il gol del 2-1 ha riportato la squadra di Mancini in vantaggio. «Sono molto contento - ha dichiarato l'attaccante biancoceleste a fine gara - è stato un gol molto importante che ci ha permesso di battere un Perugia molto motivato». Lo sguardo però è già proiettato alla sfida contro il Besiktas di mercoledì. «Vogliamo ripeterci: abbiamo tanti infortuni ma non possiamo sbagliare. Dobbiamo essere più bravi sotto porta, a finalizzare. Siamo un gruppo unito, riusciremo a centrare l'obiettivo». Subito il Besiktas, poi il Siena. Mancini dovrà rinunciare a Inzaghi (diffidato e ieri ammonito) e Sergio Conceiçao (espulso). Il tecnico spera di recuperare Muzzi e Fiore: l'attaccante è alle prese con un problema alla caviglia, il tornante sta smaltendo i postumi dello stiramento rimediato alla vigilia del derby. Capitolo-tifosi: il presidente Longo e il direttore generale De Mita hanno applaudito la Curva per il comportamento assunto prima della gara e durante il minuto di raccoglimento. «Abbiamo dei tifosi eccezionali, non avevamo dubbi in merito. Sono stati esemplari». Infine la società: ore decisive per la comunicazione del quorum chiamato a far decollare l'aumento di capitale di dicembre (19 la seconda convocazione). Sempre più credibile l'ipotesi che porta al 34% (superiore a un terzo del capitale). Rimane valido l'invito ai piccoli azionisti, chiamati a consegnare la propria delega per consentire al club di aggirare l'ostacolo burocratico: la percentuale richiesta sfiora il 7-8%, dando per scontata la presenza degli azionisti noti (Ricucci, Capitalia, Ligresti, Bnl, Cragnotti). E all'orizzonte c'è sempre la cordata di San Marino. Che continua a rastrellare azioni e vuole il 100% della Lazio. A tutti i costi. Fab. Mar.

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