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SYDNEY — E al quinto tentativo l'Inghilterra ce la fa.

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20-17 il risultato finale, che punisce l'Australia e premia l'Inghilterra dello straordinario Wilkinson: 113 punti nel mondiale. Per la prima volta la coppa intitolata all'inventore del rugby, William Webb Ellis, finisce nell'emisfero nord. Da che erano stati inventati i mondiali, se l'erano passata Nuova Zelanda, Australia (due volte) e Sudafrica. Un risultato storico. Perché l'Australia va subito in vantaggio con una meta, ma poi subisce il ritorno degli inglesi grazie ai calci del solito Wilkinson. E poi sembra che sia finita, perché a un minuto dalla fine degli 80' regolamentari gli inglesi sono avanti di tre punti. Ma Flatley mette tra i pali un calcio piazzato e riapre la partita. L'Inghilterra torna in vantaggio, ma a 1'20" dalla fine l'Australia pareggia di nuovo. E potrebbe anche vincere, ma perde palla e sul rovesciamento di fronte ecco l'ennesima magia di Wilkinson. Che all'ultimo secondo del secondo tempo supplementare, riceve palla e calcia. Fin lì era stato implacabile nei calci piazzati, ma aveva sbagliato tre drop su tre...Non quello decisivo, che gela l'Australia. La finale s'è decisa ai supplementari (ed è la seconda che si decide nell'extra time dopo quella vinta dal Sudafrica sugli All Blacks nel '95). Dopo il black-out del secondo tempo regolamentare gli inglesi ripartono con il piede giusto. Wilkinson, all'82', sigla il 17-14 con una punizione da 45 metri. Ma sei minuti dopo il «kicker» fallisce ancora il drop e i padroni di casa si riportano sotto alla caccia del disperato pareggio. Lo trovano, a tre minuti dal termine, ancora con un calcio di punizione di Flatley. Il pubblico è in delirio, ma l'esultanza dura poco. Giusto il tempo che impiegano gli inglesi per tornare in avanti e mettere Wilkinson in condizione di calciare: al 100/o minuto il drop è preciso. I britannici vogliono Wilkinson «baronetto». l'Inghilterra è campione del mondo.

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