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POSSIEDONO già «una quota della Lazio», osservano le «vigenti disposizioni Consob» e cercano alleanze, «interne o esterne».

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Un monito deciso, che arriva attraverso l'avvocato Riccardi, procuratore del gruppo. «Non siamo disposti a trovare compromessi con Capitalia, che ci ha chiuso le porte quando fu deliberato il primo aumento di capitale, a marzo scorso. Per questo non intendiamo partecipare neanche al prossimo, che ricalcherà l'iter di quello precedente e ha le stesse finalità. Abbiamo scelto una strada diversa e la percorreremo con decisione. Ai tifosi dico che non intendiamo modificare idea, per rispetto e coerenza. Usciremo allo scoperto quando avremo la quota dovuta. Vogliamo garantirci la leadership e questo stato di cose non ce lo consente». In Borsa comunque lo scambio d'azioni è frenetico: ieri un altro milione è fluttuato sul mercato. Riccardi sottolinea solo «c'è un rastrellamento in atto nel pieno rispetto della Consob». Non è escluso che la cordata stia acquisendo azioni attraverso più società per rimanere sotto la soglia del 2% che impone l'obbligo di comunicazioneall'organo preposto. Intanto la società comunicherà a inizio settimana i termini necessari per far decollare la ricapitalizzazione da 120 milioni. Si sta definendo l'orientamento sul quorum: l'ipotesi 33,33% rimane la più attendibile. Gli azionisti sono chiamati a raccolta. Fab. Mar.

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