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Doping, le rivelazioni a «Striscia la notizia»

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Davanti alle telecamere e ai microfoni del Tg satirico, che ha anticipato l'intervista ma non rivela il nome del corridore, un professionista del ciclismo ha vuotato il sacco sull'argomento. «Nel mondo del ciclismo almeno il 90% dei ciclisti si dopa. Io mi sono trovato nella condizione che se non faccio uso di prodotti dopanti non finisco le gare e non posso andare avanti...». «Mi sono trovato di fronte a dei ragazzi che si sono sentiti male per l'uso del doping, gente che è stata male durante la notte, che ha avuto problemi di respirazione, disturbi cardiovascolari e cose di questo genere. Mi sono anche trovato davanti a persone che tutte le sere prima di andare a cena, dovevano farsi iniezioni sulla pancia, sottocutanee di EPO e di GH perché? altrimenti non sarebbero neanche potuti essere alla partenza della gara. Quest'anno sono morti 3 corridori per problemi cardiovascolari, gente molto giovane e vi posso assicurare che nel mondo in cui sono siamo controllatissimi per avere l'idoneità per partire alle gare. E quindi è molto strano che si muoia d'infarto a 23 o a 30 anni.Purtroppo - prosegue - tutti abbiamo paura di parlare, perché è un movimento che se ci sei dentro è difficile uscirne. E se parli e qualcuno sa chi sei, dopo è un problema ancora più grosso, sei tagliato fuori. I prodotti sono tantissimi. Dall'Epo al GH, che sono i più conosciuti e che adesso però si usano un po' meno perché con i controlli sul doping che ci sono ultimamente se si prende oltre 5 giorni prima della gara risulti positivo al test, sempre che lo facciano. Altrimenti ci sono prodotti come il GF1 che è un prodotto pericolosissimo: lo usano spesso e volentieri sui cavalli e questo è un prodotto che racchiude tutti i prodotti dopanti messi insieme! Lo puoi prendere anche il giorno della gara che nessuno ti trova niente. Però è molto rischioso? non si sa neanche cosa provochi in futuro. Ultimamente i prezzi sono anche saliti tanto: si va all'incirca sui 5000-10.000 Euro. Ci sono tanti miei colleghi che hanno amici farmacisti che se li fanno trovare direttamente da loro o gente che li va a prendere fuori Italia. Prevalentemente, comunque, escono dagli ospedali». «Dopo una corsa ciclistica i primi tre vanno al doping e di solito 2 o 3 vengono scelti per estrazione, ma sono tutti pilotati. Posso dire che sono stato al doping, sono stato estratto, mi sono presentato lì e quando toccava a me m'hanno detto: No, no, vai pure, il doping non si fa. E questa era una gara molto importante a livello internazionale...». Il Coni (assistito dall'avvocato Bongiorno) ha già presentato una denuncia alla Procura della Repubblica.

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