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di MATTEO PETRUCCI CUORE e testa.

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Il giorno dopo il pareggio contro la Danimarca nella gara d'andata degli ottavi di finale si respira un cauto ottimismo in casa azzurra. Ma anche la consapevolezza che il discorso qualificazione sia tutt'altro che archiviato. I 90 minuti di Farum hanno confermato non solo tutto lo spessore tecnico-tattico dei nostri azzurrini, ma anche che i nostri avversari sono tutt'altro che irresistibili. Insomma, il visto è a portata di mano, a patto che gli azzurrini non lascino troppa confidenza ai danesi. Niente presunzione, dunque. Cuore e testa, appunto. Gentile lo sa bene e intende confermare l'undici sceso in campo sabato. Con un' eccezione. D'Agostino al posto dello squalificato Pinzi, espulso ingenuamente in Danimarca per somma di ammonizioni. «Sì - anticipa Gentile -, molto probabilmente sarà lui a sostituire Pinzi. Così, schierando D'Agostino e Gasbarroni insieme, saremo ancora più offensivi sulle fasce». Il ct è quindi pronto a scommettere sull'attaccante della Roma, chiamato ad una verifica importante dopo un avvio di stagione trascorso più da spettatore che da protagonista. Il gioiellino siciliano si muoverà alle spalle del tandem Gilardino-Sculli, pienamente recuperato dopo il colpo alla testa rimediato sabato. Non si tocca neanche la difesa a quattro. «Dobbiamo continuare a difenderci in quattro - spiega Gentile —. Mercoledì dietro servirà attenzione. Lo 0-0 ci qualificherebbe, ci vorrà molto cuore ma anche molta testa. Meglio essere attenti e guardinghi. Tornando all'incontro del «Farum Park», Gentile dispensa complimenti ai suoi ragazzi, «bravi a non perdere la testa, nonostante quella rete che poteva essere un colpo da ko. Ed anche dopo essersi trovati in 10 hanno conservato la freddezza necessaria, concedendo poco o niente agli avversari, anzi andando vicino a vincere». Se c'è un giocatore in particolare che lo ha soddisfatto il ct preferisce non dirlo: «Qualcuno è stato un pò superiore agli altri - è il massimo che concede - però io voglio elogiare il gruppo, che è molto unito, soprattutto nei momenti difficili. Diversi ragazzi hanno fatto un lavoro oscuro, duro, di copertura. In mezzo hanno corso parecchio, aiutandosi sempre». Tra quelli che non si sono davvero risparmiati c'è senz'altro Daniele De Rossi. Gentile non teme che Trapattoni glielo porti via presto? «Almeno fino alla partita di mercoledì me lo lascia di sicuro - è la battuta in risposta -. A parte gli scherzi, ora ho altri problemi per la testa. Prima superiamo i danesi, poi si vedrà».

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