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Gentile vuole un'Under d'assalto

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«Niente calcoli, sarebbe sbagliato accontentarsi di un pareggio»

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Questo pomeriggio l'Under 21 di Claudio Gentile scende in campo per la gara d'andata degli ottavi di finale degli Europei di categoria (ore 14.10, Rai3). Chi supera il turno timbra il visto per la fase finale (in programma a maggio) che metterà in palio tre biglietti per la Grecia. Una ghiotta occasione per l'ambiziosa Azzurrina, approdata sul velluto all'appuntamento degli ottavi. I padroni di casa non vantano un pedigree di prima qualità, ma la marcia d'avvicinamento dei nostri ragazzi è stata minata da defezioni e interrogativi tecnici. L'ultimo di Gentile (trovandosi in Danimarca un dubbio amletico era quasi d'obbligo) riguarda Daniele Bonera. Il difensore del Parma, fuori causa fino ad un paio di giorni fa, ha recuperato a tempo di record e oggi dovrebbe essere regolarmente in campo nella linea a quattro della difesa allestita dal ct. «Ci sono ottime possibilità che scenda in campo - conferma Bonera-. Mi sento molto meglio, ma prenderemo una decisione definitiva solo poco prima dell'incontro». Bonera a parte, l'undici anti-Danimarca è fatto. In avanti largo al tandem Sculli-Gilardino, con Gasbarroni che agirà alle loro spalle. A centrocampo il ct punta su Pinzi, De Rossi (osservato speciale e in odore di promozione nella nazionale maggiore) e Brighi, mediano del Brescia che trova spazio e stimoli solo quando indossa la maglia azzurra. La Danimarca, giocando in casa, imposterà una gara votata all'attacco, puntando le sue fiches di successo sul talento del gioiellino Bechmann. Gentile però non vuole sentir parlare di un'Italia «di contenimento», pronta a colpire di rimessa. Vuole vincere, senza snaturare il suo gioco per accontentarsi di un pareggio. «Perchè accontentarsi? Vincere sarebbe meglio - sorride sornione Gentile -. Cercheremo di conquistare la qualificazione con un pò di anticipo. I ragazzi sono mentalmente preparati a giocarsi tutto alla roulette del barrage. Non snaturiamo la nostra mentalità, non facciamo troppi calcoli. È una partita da affrontare come se il ritorno non fosse previsto». Che tipo di incontro abbia in mente di far disputare ai suoi contro la Danimarca, Gentile lo ha lasciato intendere tra le righe. Il ct vuole che la squadra si mantenga il più corta possibile, pronta a ripartire per sfruttare le proprie doti di palleggio. «I danesi sono un buon gruppo - assicura Gentile -, con alcune ottime individualità, come la punta Bechmann. Ma è anche una formazione che se viene pressata può andare in difficoltà, soprattutto dietro, dove sono arcigni ed insieme un pò lenti. Però bisogna sapere quando e come farlo. Ed i ragazzi su questo sono stati ben istruiti. A loro ho chiesto di tenere la palla a terra e lasciarla correre. Abbiamo le capacità per farlo».

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