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«Il 5% in mano alle banche lo diamo alla Croce Rossa»

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«Siamo pronti a devolvere un'ingente somma di denaro alla Croce Rossa italiana che, valutate le necessità economiche delle organizzazioni che si battono contro l'aparthied, distribuirà alle medesime l'intera somma». L'avvocato Maurizio Riccardi, rappresentante del gruppo, non usa mezzi termini. «Tale decisione è motivata dall'atteggiamento del sistema bancario, in particolare di Capitalia e Mediocredito che, a tutt'oggi, in spregio di qualsiasi valore, hanno tutelato solo gli interessi economici del proprio settore, escludendo iniziative imprenditoriali doverose al fine dello sviluppo della Lazio». La cordata di San Marino, dietro alla quale c'è il gruppo alberghiero Midas, denuncia nuovamente ostruzionismo nella scalata al pacchetto azionario della società. «Siamo pronti a devolvere alla Croce Rossa l'equivalente di circa il 5% del club, cioè la quota detenuta da Capitalia come risposta all'arroganza degli istituti di credito», sottolinea il gruppo. La tifoseria aspetta notizie, chiede «un proprietario forte» e una società trasparente. Intanto in Borsa continuano i movimenti sul titolo (ieri +2,73%): scambiate azioni per circa 1 milione. Si cerca sempre di raggiungere il quorum del 50,01% in vista della prossima assemblea per l'aumento di capitale riservato a dipendenti e calciatori. In ballo ci sono circa 11 milioni, mobilitati anche gli attuali azionisti, Ricucci, Capitalia e Bnl, che potrebbero far lievitare le loro quote per favorire una positiva soluzione del caso. Salvo inserimenti a sorpresa. Ieri comitato esecutivo, domani Cda per l'approvazione della trimestrale al 30 settembre. Fab. Mar.

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