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«Vincere per restare in vetta»

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C'è tensione, attesa, voglia di giocarla questa partita. Ogni volta è come se fosse la prima volta». È così anche per lei che ne ha giocati e vinti così tanti? «Già, sono cose alle quali non ti abitui mai. Quando inizi a non sentirle più queste cose, vuol dire che hai già dato tutto. Poi ognuno esterna questo nervosismo, questa tensione, a modo suo». Chi parte favorito? «Non credo ce ne sia uno, è una partita che entrambe le squadre giocheranno per vincere, perché è un derby che ha un significato anche in chiave campionato: insomma vincere per restare agganciati alla vetta». Questa Lazio le mette paura? «Non bisogna mai avere paura, ma si tratta di una partita importante. Certo, rispetto la Lazio, ma pesano alla Roma e a quanto abbiamo speso giovedì scorso in Coppa contro l'Hajduk». Quindi grande rispetto per la Lazio? «Sì, è una squadra che sembrava in smobilitazione, invece si è rafforzata rispetto alla passata stagione. Nonostante le difficoltà economiche non ha venduto i pezzi migliori e ha fatto un'ottima campagna acquisti. Per me è una squadra in grande forma, nonostante gli errori commessi in Champions». La squalifica di Mihajlovic può pesare a livello psicologico? «Si può pesare, ma ha la fortuna di poter giocare subito e di metter quindi tutto alle spalle. Noi abbiamo esperienza nel campo visto quanto capitò con Zago». Cosa chiederà invece alla sua Roma? «Di fare come ha fatto finora: creare tanto, concedendo poco. Una squadra brava a contenere e altrettanto brava a creare». Per la Roma sarà il terzo scontro diretto. «Il quarto, se contiamo quello con il Parma. Ci manca solo il Milan, poi le grandi le abbiamo incontrate tutte». Intende dire che c'è tempo per recuperare? «Esatto, è presto e c'è tempo per tutti. Non a caso questa partita vale doppio: perché noi, come per la Lazio. Puntiamo ad arrivare primi alla fine». Quindi di puntare al pareggio non se ne parla? «No, entrambe le squadre scenderanno in campo per vincere». Montella non è apparso in grandi condizioni contro l'Hajduk: ci sarà contro la Lazio? «Non ho ancora deciso, ma non mi faccio condizionare. Fino a che un mio attaccante sbaglia non è un grosso problema. Mi preoccupo invece, quando non gli arrivano palloni da sbagliare». Mancini ha detto che le invidia il palmares: lei cosa invidia al collega della Lazio? «L'età, avrà ancora molto tempo per prendersi delle soddisfazioni. Da calciatori poi, abbiamo fatto le nostre carriere». Qualcuno ha detto che potrebbe essere l'ultimo derby di alta classifica viste le condizioni economiche delle due società. «Non sono d'accordo, Roma è ormai una realtà del calcio italiano». Preoccupato di quello che sta accadendo alla società giallorossa? «No, noi facciamo il nostro dovere come sempre. Ci preoccupiamo di gestire al meglio la parte tecnica, il presidente ci ha assicurato che sistemerà tutto e per noi va bene così. Siamo fiduciosi».

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