Lottomatica beffa finale con Pesaro
L'arbitro ha tolto dalle mani di una generosissima Virtus il pallone del possibile pareggio o successo a 5" dalla fine fischiando un discutibilissimo sfondamento contro Bennerman, ergendosi a protagonista, lui che con una pancia prorompente sarebbe pronto per i centri Sobrino. Peccato, ma la rabbia non deve far perdere di vista i limiti di una squadra che andrà al più presto completata. E la presenza in parterre del procuratore Balducci potrebbe presto aprire nuovi scenari. La contusione al polso destro accusata da Tusek in settimana ha costretto Bucchi ad una scelta obbligata, con Tonolli in quintetto restituito al naturale ruolo di ala grande accanto a Griffith con Bennerman, Myers e Barton a dividersi i ruoli di esterni. La presenza del capitano ha dato intensità alla difesa della Lottomoatica che ha portato una grande pressione alla Scavolini che, con Scarone regista titolare, ha faticato non poco. Ecco spiegato il 10-2 iniziale della Virtus costruito anche grazie ai tiri pesanti di Bennerman e Barton. Bucchi s'è trovato costretto, mentre Pesaro era intanto rientrata in linea di galleggiamento, ad inserire Bowdler, causa i due rapidi falli di Griffith, e Righetti per dare fiato ad un Barton ancora a resistenza ridotta. E nel cambio Roma, almeno inzialmente, ne è sembrata guadagnare. Perchè la guardia della Nazionale ha voluto replicare alle critiche piovutegli addosso per uno strike di prestazioni opache e s'è immediatamente innescato. Proprio lui con cinque punti consecutivi ha riportato Roma sul + 5, 19-14. La Virtus, pur non ricevendo nulla da Myers, è rimasta avanti finchè la difesa è stata intensa ed in attacco la palla è circolata con razionalità. 29-27 con poco più di 5' da giocare in attesa del riposo prima di un black prolungato che è costato il pesante 2-12 di parziale, dove la parte del leone l'ha fatta il sublime Sale Djordjevic, con due tiri da tre e dun paio di assist al bacio che hanno chiuso i primi 20' sul 31-39. E l'inzio delle seconda metà di gara è stato raccapricciante, cen uno 0-8, firmato ancora dal genio serbo e da Ford, che ha fissato il 31-47 che è sembrato scavare un solco decisivo. Roma, con Myers sempre fermo a zero punti realizzati non è naufragata perchè sono arrivati i punti di Tonolli e Righetti, proprio i due giocatori a cui, dopo un inizio di stagione difficile si chiedevano risposte. 45-58 al 30'. poi in apnea il quasi miracolo. Punto dopo punto, con Myers finalemnte a fereto s'è arrivati al momento di gloria di Marcello Reatto. Che ha tolto la palla decisiva alla Virtus lanciata verso un possibile miracolo. È passata Pesaro dunque e la crisi di Roma, con la complicità esterna di un fischietto impresentabile, continua.