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STANGATA DOPO LO SPUTO A MUTU. LONGO: PUNIZIONE ECCESSIVA

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Per il serbo anche una multa di 12.700 euro. Lunedì il ricorso del giocatore

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L'attesa sentenza Uefa s'abbatte come una tegola su Mihajlovic: 8 turni di squalifica dopo l'espulsione di martedì in Champions contro il Chelsea e lo sputo a Mutu. Il massimo della pena, «un'esagerazione, considerando che non si è tenuto conto della provocazione di Mutu», sottolinea Longo. Già, Mutu se la cava con l'impunità: nessuna giornata di squalifica nonostante la gomitata del rumeno preceda il gesto di Mihajlovic, secondo la fedele ricostruzione delle immagine televisive. Questi i dettagli della sanzione: 5 turni per «per aver sputato e scalciato l'ex giocatore del Parma, Adrian Mutu», 1 turno per l'espulsione, rimediata per somma d'ammonizione, 2 turni per comportamento irriguardoso nei confronti dei dirigenti Uefa. Al calciatore serbo, in aggiunta, è stata comminata una multa di 12.700 euro: come aggravante, la commissione, ha tenuto conto «dei precedenti del giocatore». Mihajlovic avrà tempo fino alla mezzanotte di lunedì per proporre la volontà di presentare il ricorso. E sarà proprio il difensore a preparare la memoria difensiva, perché così ha deciso la Lazio, che nella vicenda, specifica Longo, «è parte lesa». Mihajlovic ha già iniziato a lavorare sul dossier da presentare all'Uefa: le sue controdeduzioni verteranno sulle reiterate provocazioni di Mutu. Longo non usa mezzi termini. «Sinisa ha certamente sbagliato, però la mano mi sembra sia stata eccessivamente pesante». Il giocatore verrà comunque multato dalla società: la pena pecuniaria sarà determinata sulla base delle effettive giornate di squalifiche (ma potrebbe oscillare intorno ai 50 mila euro). La società, infatti, confida in una riduzione, sensibile, della pena, tenuto conto dell'atteggiamento del giocatore del Chelsea. Sorpreso dalla sentenza esemplare anche Giuseppe De Mita: «Non mi aspettavo una squalifica così pesante - dice il direttore generale della società biancoceleste - si vede che la Uefa ha valutato tutto ciò che doveva valutare. A questo punto comunque, se fossero state sei o sette giornate le cose non sarebbero cambiate. Noi siamo consapevoli che il giocatore ha sbagliato». La Curva Nord, infine, si è schierata con Mihajlovic: «Appoggio al ragazzo, che tra l'altro è stato provocato. Il provvedimento è esagerato: è ora che la società si faccia sentire, che intervenga nelle sedi opportune e contrasti questa campagna diffamatoria». Fab. Mar.

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