L'olandese recupera e avvisa la Roma: daremo tutto, forse anche di più
Stam, quali sono le sue condizioni fisiche? «Sto bene. Ho avuto modo di allenarmi con i miei compagni di squadra nei giorni scorsi, senza avvertire alcun tipo di dolore. Domenica sera potrò essere a disposizione del mister. Poi sarà lui a decidere». Secondo Lei la Lazio è una squadra discontinua? «Non sono d'accordo con questo giudizio. Stiamo affrontando tre competizioni molto impegnative e rispetto alla scorsa stagione abbiamo soltanto un punto in meno. Non è semplice giocare tre volte a settimana. L'unico rimedio possibile è concentrarsi al massimo affrontando una partita alla volta». Dopo la sconfitta con il Chelsea, il derby sembra essere la peggior partita che vi possa capitare in questo momento. «In campionato abbiamo conquistato sei punti nelle ultime due partite. Con il Bologna e l'Udinese abbiamo centrato due vittorie molto importanti per il morale e la classifica. Dopo la sconfitta in coppa la squadra ha voglia di un riscatto immediato. Le due situazioni, messe insieme, potrebbero portarci ad un ottimo risultato. Personalmente non vedo l'ora di scendere in campo per disputare questa partita». Che sapore ha il derby per un calciatore olandese come lei. «Il derby è una sfida decisamente diversa rispetto a tutti gli altri impegni che abbiamo modo di affrontare durante la stagione. A pensarci bene vale tre punti come ogni altra partita, ma in ogni angolo della città si può sentire la rivalità che c'è tra le due tifoserie. Qui il derby dura un anno intero». Le è mai capitato di vivere una situazione particolare legata a questa partita? «È curioso come la gente ti possa fermare per strada e chiederti di fare qualunque cosa pur di vincere la partita. Una volta, in taxi, l'autista mi ha chiesto simpaticamente di avere un'attenzione particolare per le caviglie dei miei avversari. A Manchester oppure in Olanda non ho mai vissuto situazioni del genere». Ci dica la ricetta giusta per vincere il derby. «Ognuno di noi dovrà andare al di là delle proprie possibilità,dovrà dare oltre il 100% di se stesso per poter centrare l'obiettivo. Dovremo mantenere la concentrazione per tutti i novanta minuti senza perdere la testa: queste sfide vengono decise da un singolo episodio. Sono tre anni che la Lazio non vince il derby, è arrivato il momento per farlo». E la Roma? «È un'ottima squadra ed ho un grande rispetto dei miei avversari, ma la Roma non è solamente Totti. Lui è un campionissimo, ma non si vincono le partite da soli, anche i suoi compagni di squadra sono dei bravissimi giocatori». È nervoso nel vivere questa attesa? «Sono abituato alle grandi sfide e alle attese della vigilia avendone vissute in passato. Del resto, nella sua particolarità, il derby resta pur sempre una partita».