PROBLEMI CRONICI Antonio Marchesi, national leader sport&leisure di Deloitte: «L'esame dei bilanci ...
necessità di frequenti ricapitalizzazioni da parte dei soci; stagnazione dei ricavi; inversione del ciclo espansivo dei diritti tv; emorragia di spettatori allo stadio; insufficiente diversificazione dei ricavi (per troppi stadi non si fa proprio nulla); incapacità di contenere l'aumento del costo del lavoro; peso eccessivo degli ammortamenti; crescita esponenziale delle perdite operative prima delle plusvalenze; assenza quasi totale di redditività». ACQUISTI «Se negli ultimi anni avessimo preso più calciatori italiani, pagandoli un decimo di quanto abbiamo speso per i big stranieri, forse ora non saremmo a questo punto». (Stefano Tanzi, presidente del Parma) BANCHE «Una squadra non è una fabbrica di bulloni. Si incrociano poteri di vario genere, esistono adeguati tavoli di compensazione. Per cui le banche, che con altri settori sono meno generose, compensano in altre sedi l´onere della loro esposizione con il pallone. La loro benevolenza ritarda il risanamento del calcio italiano». (Marco Vitale, tra i più stimati economisti d´azienda italiani)