ZACCHERONI DOPO LA PRIMA VITTORIA
Alberto Zaccheroni si confessa così con l'ottimismo di chi vede nella sua squadra «la voglia di alzare il baricentro, che combina perfettamente con il mio modo di vedere il calcio». Intorno a sè, dopo il successo sul Chievo, Zac sente profumo d'incenso, «ma è il gioco delle parti - spiega -: nel calcio non c'è mai equilibrio, o vai bene bene o male male e dicendo così si capisce bene perchè poi, se cadi, fa più notizia». Cosa pensa il tecnico nerazzurro della mancata esultanza di Vieri dopo il gol che ha portato Moratti a dire di non capire le reazioni di Bobogol? «Mi hanno riferito che dopo il gol non ha esultato - risponde Zac - io invece lo stavo facendo ed ero girato verso la panchina, quindi non ho visto. Però posso dire che Vieri quando si allena si muove bene ed è moderatamente sorridente. Lui è abituato a stare davanti a tutti nella classifica dei marcatori e in questo momento gli daremo tutti una mano». Sulla volata scudetto Zac, la cui Inter è ora a sette punti dalla coppia di testa, dice che «nel campionato scorso il Milan chiuse in testa il girone d'andata poi si è rilassato. Non credo che stavolta succederà. Quelle due, Milan e Juve, arriveranno fino in fondo, terranno sino alla fine. Quindi non punto ad obiettivi che invece altri guardano. Certo i successi servono per acquisire fiducia nei propri mezzi». Chiusura con un ricordo sul derby di Roma, che si giocherà domenica sera e che lui ha vissuto da tecnico biancoceleste. «Ho un bruttissimo ricordo di quel derby - dice Zaccheroni - infatti ce l'ho ancora qui. La Roma è più pratica, davanti riesce a concretizzare meglio. La Lazio ha invece maggiore imprevedibilità perchè ha molti centrocampisti di talento».