MARONI OTTIMISTA
«Il doping amministrativo è sottovalutato», ha ribadito ieri l'amministratore delegato della Juve, evitando di replicare direttamente al presidente della Roma ma di fatto tornando a puntare il dito contro «quei grossi club che non rispettano le regole amministrative, generando concorrenza sleale». La proposta di Giraudo è di portare anche nel campionato italiano il modello della «licenza» Uefa, la patente di correttezza dei conti che la confederazione europea introdurrà a breve per ammettere le società di tutta Europa nelle coppe. «Auspico l'introduzione di norme analoghe anche per il calcio italiano», ha detto Giraudo, che con ogni probabilità avanzerà la sua proposta nel consiglio federale del 20 novembre. Intanto il clima è sempre più avvelenato, come dimostra anche la frecciata di Giraudo a Capello: «D'altra parte, siamo in un Paese dove c'è ancora chi prende residenza a Campione d'Italia per evadere le tasse». Da Roma, nessuna voglia di replicare da parte del tecnico giallorosso. Il ministro Maroni ieri ha regalato parole di speranza. «Si tratta - ha detto il ministro del Welfare - del provvedimento di apertura di un'istruttoria che potrà anche chiudersi favorevolmente, non necessariamente con la cancellazione del provvedimento. Aspettiamo fiduciosi».