Mancini: «Lazio, ora torna a volare»

Perché Mancini fa scudo e rilancia. «Siamo bravi come l'anno scorso, solo che sei mesi fa certe partite le vincevamo perché eravamo più fortunati», chiosa sicuro il tecnico, alla vigilia d'un Lazio-Bologna (ore 15, Sky 4) che arriva la doppia beffa Milano-Londra. «Nulla è compromesso, guardiamo avanti, la squadra c'è e lo spirito è lo stesso». Un decalogo perfetto, peccato che i risultati non lo assecondino. Due partite di fila non le aveva mai perse, nella sua esperienza laziale da tecnico, e un po' gli brucia. Per questo oggi contro l'ex Signori, uno che è ancora nel cuore della Nord, cercherà un segnale forte dalla sua banda di pirati, che d'incanto sembra tornata normale. Mancini si affretta però a smentire. «Non siamo cambiati, non è successo nulla di grave come qualcuno vuole far credere. Continuiamo a giocare come sappiamo e i risultati ci daranno ragione». Ostenta la calma dei forti, il tecnico, che rigetta di nuovo la veste di manager quando l'argomento si fa scomodo, perché di mezzo c'è il futuro di Luca Baraldi. «Non sono cose di cui devo parlare, penso solo a far vincere la squadra in campo». A prendere posizione ci penserà invece la Curva. Mancini sul rapporto, personale, con l'ambiente. «Non so se è cambiato qualcosa nei miei confronti, fosse così mi dispiacerebbe perché non capisco il motivo». Poi si torna a parlare di Lazio. «Non ci sono crepe nello spogliatoio, in campo siamo sempre propositivi, si cerca di far apparire una cosa che non è. Milan e Juve a livello di gioco non ci sono superiori. Certo è che si pensavo si potesse avere qualche punto in più, magari essere a quota 13. In campionato c'è tempo, in Champions l'obiettivo è invece quello di qualificarsi. Abbiamo due partite in casa e sei punti a disposizione per mettere al sicuro certi discorsi». Sulla doppia sfida Milano-Londra. «Contro la squadra di Ancelotti siamo andati bene per 20 minuti, contro il Chelsea abbiamo sofferto all'inizio ma credo sia normale in una partita in trasferta con tanti campioni che ti giocano contro. Siamo stati invece poco abili a chiudere il discorso nella ripresa, quando eravamo in vantaggio. È andata così, ci rifaremo. Dobbiamo rimanere tranquilli e continuare a giocare come abbiamo sempre fatto». Infine il Bologna, che è poi è l'argomento della giornata. «Sarà una sfida difficile, ma noi entriamo in campo per vincere come sempre». Già, la vittoria. L'unico obiettivo d'un gruppo che non riesce a centrare i tre punti dal 5 ottobre. E oggi non vuole proprio fallire.