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Il sogno azzurro s'infrange sul Galles

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I ragazzi di Kirwan restano in partita per un'ora, poi nel finale cedono alla stanchezza

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Termina così l'avventura iridata dell'Italia che non ha saputo sfruttare l'occasione unica di un girone abbordabile per centrare l'impresa della qualificazione ai quarti. Passa il Galles, secondo dietro agli All Blacks, che nel turno successivo incontrerà la favorita Inghilterra. In casa Italia il morale resta comunque alto, sia per le due vittorie di seguito, mai arrivate in un mondiale (ma era la prima volta che le squadre nel girone passavano da 4 a 5), sia per il modo in cui siamo usciti di scena, dopo un primo tempo in cui il Galles ha davvero subito alla grande l'iniziativa azzurra. I dragoni, però, sono apparsi tutt'altro che irresistibili e con un gioco più efficace in attacco (non si può chiudere tutta una gara a secco di mete dopo un possesso di palla del 58%) e più attento in difesa e soprattutto nei ripiazzamenti (3 mete prese a capo di azioni nono irresistibili), l'Italia avrebbe potuto fare di più. Fermo restando il passo in avanti dal punto di vista fisico (abbiamo tenuto botta con Tonga e Canada, due squadre molto robuste fisicamente) e dal punto di vista della mentalità (l'Italia ha aggredito il Galles per più di un'ora). La sterilità in attacco ci è costata molto: in quattro partite, gli italiani hanno segnato solo cinque mete, poco per tentare il salto di qualità. E trasformare in punti il grande possesso che i nostri hanno dimostrato anche ieri: per tre volte vicini alla meta, coi gallesi che si difendevano ricorrendo anche a falli professionali, ma mai capaci di subire la stoccata finale. Tanto volume di gioco, non capitalizzato al meglio, soprattutto nella prima frazione in cui gli azzurri hanno segnato solo tre piazzati, subendo 20 punti nelle uniche 3 azioni dei britannici. Nella ripresa, stesso copione con un'Italia poco concreta e pasticciona che riusciva comunque a rimontare con i precisi calci di Wakarua (5 su 6 il suo score finale) fino al 20-15 del 50', ma poi vedeva sfumare i suoi sogni di gloria con la meta di Dafydd Jones al 64' che di fatto ci tagliava le gambe. 27-15 e gallesi gasati che ci mettevano sotto, nonostante la girandola di cambi dalla panchina per tentare il tutto per tutto. «Abbiamo attaccato per tutto il primo tempo - dice alla fine Troncon - ma abbiamo commesso troppi errori, è mancata una grande occasione. Da capitano dico ai miei giocatori bravi tutti, avete dato fino all'ultimo ogni goccia di energia, sono fiero». Anche il ct Kirwan, resta ottimista: «Avevo chiesto l'impegno, ed è stato dato. Alla fine i giocatori sono rientrati negli spogliatoi esausti. Nel primo tempo il possesso del pallone è stato nostro ed avremmo dovuto finalizzarlo con qualche meta. Ma avremmo dovuto giocare più profondi e portare la palla dalla parte chiusa».

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