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CICLISMO: CRONOSCALATA SULL'ALPE D'HUEZ

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Si parte da Liegi, in Belgio, sabato 3 luglio, si arriva come sempre ai Campi Elisi, nella capitale francese, domenica 25. Pare che i disegnatori della Grande Boucle si siano messi d'impegno per facilitare a Lance Armstrong la conquista del suo Tour numero 6, record finora ineguagliato. Quest'anno l'americano ha sofferto molto per portare a casa il quinto successo, e forse per questo Leblanc e i suoi cercano di dargli meno problemi per il 2004: a fianco al solito prologo e alla solita inestirpabile enorme cronosquadre nella prima settimana (tutto intorno le solite tappe pianeggianti o appena mosse), c'è un'altra prova contro il tempo in pianura, e c'è la novità delle novità: la cronoscalata all'Alpe d'Huez, una tappa (la 16esima) che a occhio e croce permetterà ad un Armstrong in salute di tramortire chiunque. In compenso le frazioni di alta montagna non sono così terribili: spesso (tappe 10, 17 e 18) si parte in quota per arrivare a fondovalle. Il tappone è il 13esimo, quello di Plateau de Beille, sui Pirenei, preceduto da un altro arrivo interessante a La Mongie (si tratta, tra l'altro, degli unici due traguardi in quota, a parte la cronoscalata e Villard de Lans, dove però la salita finale è molto breve). Le Alpi saranno dunque meno determinanti dei Pirenei, secondo il trend in atto da qualche anno. Questo è quanto è logico prevedere. È vero che l'ultima edizione del Tour ci ha insegnato che tutto può accadere, quindi possiamo sempre sperare in una corsa spettacolare. Ma il percorso di quest'anno era senz'altro disegnato meglio, più equilibrato, con più arrivi in salita e montagne più dure da affrontare nei finali di tappa. Invece nel 2004 Armstrong partirà come al solito già avvantaggiato dalla cronosquadre, dovrà tenere a bada sui Pirenei (e solo lì) i camosci baschi (Mayo, Zubeldia, Beloki se ci sarà), e poi avrà dalla sua tutto il resto del Tour per gestire e controllare, e dare le sue stoccate. Intanto Ivan Gotti ha chiesto il patteggiamento a cinque mesi per le accuse di violazione della legge antidoping, ricettazione e violazione delle norme che regolano le scommesse delle gare sportive. Era la sera del 6 giugno 2001 quando negli alberghi di Sanremo che ospitavano il giro d'Italia fecero il loro blitz gli agenti della guardia di finanza di Padova che scoprirono le sostanze dopanti.

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