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Ancora nandrolone. Kallon trovato positivo Il nuovo tecnico guarda avanti: «Voglio una squadra aggressiva, che prenda rischi e non subisca»

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Sui nerazzurri, nella giornata della presentazione del nuovo tecnico Zaccheroni, si abbatte anche la tegola della positività al doping di Mohamed Kallon. Dopo il centrocampista del Parma Blasi, l'attaccante della Sierra Leone è risultato positivo ai test effettuati scorso 27 settembre, in occasione di Udinese-Inter. Si tratta di un tasso superiore (secondo i parametri del Cio) di norandrosterone e noretiocolanolone. La Lega Calcio lo ha sospeso a titolo precauzionale, il che vuol dire che l'attaccante non sarà a disposizione contro la Roma domenica sera. A questo punto, l'Inter avrà a disposizione 15/20 giorni per effettuare le contro-analisi. In caso di positività accertata, scatterà subito la squalifica da parte del Coni per un minimo di 4 mesi (6 probabilmente). Poco prima delle 18, gli agenti del giocatore hanno raggiunto la sede dell'Inter per incontrarsi con i dirigenti nerazzurri. Intanto, è partita l'avventura di Alberto Zaccheroni all'Inter. In mattinata, la conferenza stampa di presentazione, cominciata con una breve introduzione del vice presidente Giacinto Facchetti: «Abbiamo scelto lui perché crediamo sia la persona giusta in grado di tirarci fuori da una situazione difficile. Zaccheroni ha firmato fino al 2005 e avrà al seguito il suo staff (Agresti, Guido e Baffoni, ndr). Crediamo che in campionato si possa ancora recuperare il margine di 7 punti e in Champions League è ancora tutto aperto. L'importante, però, è che la squadra ci metta la determinazione e la volontà». E quindi le prime parole di Zaccheroni da allenatore dell'Inter: «Inizia una nuova avventura: è stato un po' più di un sogno. Allenare questa squadra era uno dei miei obiettivi. Paure? Ci sono, è vero. Sappiamo tutti che un allenatore è importante nell'economia della squadra, ma in campo non ci vado io. È necessario che riesca a coinvolgere tutti i giocatori se vogliamo realizzare un progetto. Promesse? L'impegno, quello lo riuscirò a garantire. Per il resto, non me la sento di fare false promesse. Il campionato? Siamo all'inizio c'è tempo. Il primo passo sarà accorciare la classifica. Non intendo entrare nello spogliatoio a piedi uniti, ma il mio ingresso sarà soft. Ho concordato con la società di non parlare più fino alla partita con la Roma. La gestione del gruppo? Non mi sentirete mai dire che in questa squadra non c'è gente adatta al mio gioco, perché mi sento in grado di poter far giocare l'Inter in qualsiasi maniera. Poi, in un secondo momento, sceglierò l'atteggiamento migliore in base agli uomini a disposizione. Prima di decidere come intervenire e lavorare, devo prima prendere confidenza con questa squadra. Si è poi parlato delle strategie di mercato e, in particolare, del possibile arrivo di Dejan Stankovic: «I giocatori forti non si rifiutano mai».

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