L'INTER RECUPERA IL DOPPIO SVANTAGGIO IN CASA DELLE RONDINELLE
Per 87 minuti, hanno guardato tutti Cuper, con gli occhi che si riservano a un condannato. Poi il rigore di Vieri, quello del 2-2, il punto che salva il tecnico almeno fino al prossimo match di Champions. Due a due a Brescia, con rimonta annessa, con la sofferenza che è ormai sinonimo di Inter. Cuper non poteva più sbagliare, aveva detto Moratti dopo il derby. Beh, stavolta ci ha pensato Toldo a metterlo nei guai. Un errore da principiante, dopo soli 4 minuti: sventare un angolo e regalare il gol a porta vuota a Baggio. E Cuper dovrà ringraziare Cruz, il suo «salvatore della patria». È stato l'argentino a segnare subito, appena entrato, il gol dell'1-2. Ed è stato lui a procurarsi il rigore della salvezza. Ricapitolando: l'Inter è a 9 punti, e lascia alle altre grandi la possibilità di allontanarsi ancora di più. Al 22' il papocchio di Toldo, l'appoggio di testa di Brechet è sbagliato, ma il portiere tiene la palla in campo, regalandola di fatto a Baggio, che a porta vuota mete dentro: uno a zero. Pesantissimo. Il secondo tempo comincia in fotocopia al primo. Minuto 5': Baggio sulla fascia destra trova il cross perfetto, Caracciolo di testa è da manuale. Gol. Secco, due a zero. È crisi, quella vera. Tutti a guardare Cuper in panchina. Cuper toglie Kily e mette dentro la terza punta: Cruz. Tre minuti e il «jardinero» segna. Punizione-cross dalla trequarti di Recoba, Cruz, smarcato a due metri dalla porta si abbassa e colpisce di testa. Due a uno. Recoba, arretrato a centrocampo, ci prova da fuori, con il pallone alto. Il Brescia cala, per paura. L'Inter manovra meglio. Al 42' l'azione che salva la serata all'Inter: cross dal centrocampo, torre di Vieri, palla a Cruz, Dainelli lo sbilancia e Pieri fischia: rigore. Vieri segna. È due a due. Non bastano all'Inter sette minuti di recupero e due tentativi di Vieri per prendersi i tre punti. Sarebbe stato un miracolo. E quest'Inter non ne merita. Cuper è ancora l'allenatore dell'Inter, ma sembra tanto un'agonia.