di MARCO GRASSI LA CONSUETA Juventus di scorta utilizzata da Lippi in campionato vince ...
In avvio di gara la retroguardia marchigiana regge bene la pressione bianconera ed evita a Scarpi sudori freddi. Almeno fino al 19', quando il portiere deve superarsi per mandare in corner un tiraccio di Zambrotta deviato da Bilica. Al 25' l'Ancona ha la palla buona per sognare, ma Montero sulla linea di porta salva sul pallonetto di Lombardi (che aveva scavalcato Buffon). La paura spinge la Juve ad affrettare i tempi, e quattro minuti dopo i bianconeri indirizzano la partita nel senso sperato: su azione di corner un esterno destro di Miccoli da 10 metri piega le mani di Scarpi. Sommese, da dentro la rete, respinge di mano ingannando l'arbitro Pellegrino, il quale ci mette mezzo minuto buono per andare a chiedere lumi al guardalinee Lanciano. Buon per il direttore di gara (e per la Juve) che l'assistente sia stato attento: il gol convalidato risparmia l'espulsione a Sommese. Nessuno s'inganna invece quando Zambrotta firma il 2-0 al 44': su angolo di Miccoli il laterale controlla e dai 15 metri trafigge Scarpi con una bordata nel sette. L'Ancona, senza neanche riprendersi dal colpo dello svantaggio, prima dell'intervallo si ritrova del tutto fuori dalla partita. La ripresa si apre col terzo sigillo della Juve, che trova il gol ancora sull'asse Zambrotta-Miccoli: cross dell'esterno e colpo di testa della punta lasciata sola in mezzo all'area. Solo sullo 0-3 l'Ancona tira fuori l'orgoglio. Prima Poggi, poi Hubner impegnano Buffon; a segnare è al 12' Viali, che colpisce di testa anticipando Davids su cross di Ganz. Cresce l'agonismo e Ganz al 90' supera Buffon in uscita con un preciso piatto di destro. Brividi per la Juventus fino al triplice fischio, ma i tre punti vanno a Torino.