di LAURA DELLA PASQUA NELLA relazione della società di revisione sul bilancio della ...
Mentre la società era in forti difficoltà finanziarie la Roma 2000, cassaforte della società, si faceva prestare dalla As Roma 14 milioni di euro quando ne doveva restituire già 37 milioni. Il credito pertanto saliva a circa 51 milioni. Ma non è tutto. Conti alla mano, sempre in base a quanto si legge dalla relazione della società di revisione, per far fronte all'emergenza Sensi dovrà trovare circa 125 milioni di euro che potrebbero lievitare di altri 47,6 milioni se non riuscirà a saldare i debiti con il fisco, ovvero se non verserà le ritenute dell'Irpef e dell'Iva, entro i termini previsti. E il tempo è tiranno perchè i fondi dovranno essere reperiti entro dicembre. Va da se che questo rosso si aggiunge alla perdita di 104,7 milioni di euro contabilizzata al 30 giugno scorso. Ma andiamo con ordine. Come si arriva ai 125 milioni da versare? Roma 2000, ovvero la cassaforte della società giallorossa, per l'iscrizione al campionato 2003-2004 deve versare entro il 31 dicembre prossimo 37,5 milioni. La società ha già detto che a questo si provvederà attraverso un aumento di capitale. Ma la società di revisione ha anche fatto presente che molto probabilmente sarà necessaria una ricapitalizzazione più poderosa. Ai 37,5 milioni vanno aggiunti 51 milioni che sono i crediti vantati dalla capogruppo As Roma verso la controllante Roma 2000 e 36,6 milioni di arretrati derivanti dal mancato pagamento delle ritenute Irpef e Iva. Qualora il pagamento al fisco non fosse effettuato entro il 3 novembre le sanzioni sarebbero pari al 30% con un aggravio di circa 11 milioni di euro. Ma c'è anche un'altra tegola che pende. La Grant Thornton ha sollevato dei dubbi sull'applicazione del decreto salvacalcio che ha portato la società a svalutare 133 milioni del patrimonio giocatori. Sensi conta di recuperare la buonuscita da 70-80 milioni per la cessione della sua quota (il 16%) di Aeroporti di Roma, ma ci vuol ben altro per rimettere in sesto i conti. Nel frattempo i calciatori sono sul piede di guerra. La prospettiva di un taglio degli stipendi si aggiunge al fatto che devono ancora ricevere gli arretrati pari a 41 milioni. E per il titolo ieri è stata un'altra giornata da dimenticare. La società è stata sospesa al ribasso per poi continuare in un'estenuante stop and go e chiudere in perdita del 4,26%. Intanto sul fronte-Lazio la società di revisione contabile, la Deloitte & Touche, ha comunicato che solo nei prossimi giorni metterà a disposizione la relazione sul bilancio al 30 giugno approvato nell'ultimo Cda.