Valentino: «Per il contratto aspetto ancora la Honda, ma il team italiano è una possibilità. Io in Formula 1? Forse fra due o tre anni»
Ma non trovano spiragli e risposte. Sembra corazzato Valentino Rossi, insensibile a quei dardi che non infrangono il suo sorriso. Scherza e non parla di futuro il re folletto del Motomondiale, arrivato a Phillip Island dopo qualche giorno di vacanza tra le baie di Sydney. Non parla di contratto anche se da Roma, sede della Honda Europa, gli arriva l'eco di una fumata nera, dell'ennesimo posticipo del verdetto. «Pensavo di ricevere una risposta già qui in Australia - commenta il pesarese - ma mi dicono che ci vorrà un pò più di tempo... Non posso farci nulla. Non sono i soldi - ribadisce Rossi - che creano problemi. Su quello siamo d'accordo da tempo. Aspetterò, questo non cambia i miei programmi». E neppure l'ottimismo? «Non lo so - dice con sguardo sereno - ma non si tratta più di ottimismo o pessimismo. Si tratta solo di aspettare una risposta della Honda. Quando arriverà sarà un sì o un no... vedremo». Delle alternative si è sempre detto che la Yamaha era la destinazione più probabile. Ma alla domanda se la Ducati può rientrare nella trattativa il pesarese ha lasciato aperta la porta: «Sì, certo, è una possibilità». Il paddock mormora di richieste esagerate di Rossi, che avrebbe chiesto anche l'utilizzo di ampi spazi sulla carenatura della moto per i propri sponsor personali e che questa concessione la Yamaha, che sul piatto della bilancia ha posto anche una migliore offerta economica, gliel'avrebbe già fatta da fine agosto. Lui non ne parla e del resto non può farlo. «Ci sono delle cose molto complicate - si limita ad esternare - e fortunatamente nella vita ho deciso di fare un altro mestiere, non l'avvocato... Se la Honda ha bisogno di più tempo per decidere, vuol dire che ha bisogno di più tempo. Per me la situazione è comunque molto chiara: loro hanno la nostra proposta, allora ci dicano sì o no e poi noi lo diciamo a voi». E se invece Valentino Rossi deciderà un giorno di correre in Formula 1? Forse, ma non prima di due-tre anni. «Non conosco bene la situazione - ha commentato Rossi — . So che Montezemolo ne ha parlato alla radio. So anche che è stato, giustamente, un pò vago. Però se troviamo l'occasione e ci metteremo d'accordo io sono pronto. Se è vero, non ci vorrà molto a mettersi d'accordo. Fiorano è così vicina.... L' offerta della Ferrari naturalmente mi lusinga moltissimo e adesso vedrò di analizzarla». Già sogna un futuro sulle quattro ruote? «Sicuramente non farò il pilota di formula uno nei prossimi due o tre anni ma la Ferrari è un sogno per tutti». Allora perchè tanta fretta di provare? «Avevo chiesto anche alla Honda di farmi provare una F.1 ma non me l'hanno mai fatto fare. Mi piacerebbe provare una monoposto il prima possibile per capire ma soprattutto, è una curiosità personale, per vedere come va».