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Prosegue il cammino in Coppa Uefa: domani sorteggio a Nyon per il secondo turno

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Roma, un pari che vale l'Europa

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Il resto lo ha fatto il 4-0 dell'Olimpico che aveva messo in cassaforte una qualificazione scontata che ha permesso a Capello di portare a Skopje una squadra dimezzata senza sette titolari e piena zeppa di ragazzini. Basta anche quella, per battere il Vardar e sperare in un buon sorteggio domani a Nyon. Capello inventa Novità per la Roma che si schiera in campo. Cambia il modulo e anche gli uomini. Con sette titolari rimasti a curarsi a Trigoria, il tecnico giallorosso improvvisa. Nessuna novità in difesa con Samuel al centro e Zebina-Dellas ai suoi fianchi. A centrocampo torna Candela, ma va a schierarsi dalla parte opposta del campo: è a destra e non a sinistra. Dall'altra parte c'è il solito Lima con De Rossi che al centro trova Emerson e non Dacourt come pronosticato alla vigilia. L'altra novità è in attacco, con Mancini che va a fare la punta assieme a D'Agostino e Cassano qualche metro più indietro a fare le veci di Totti. Spesso però si dà il cambio col brasiliano e diventa lui stesso terminale offensivo. Dominio giallorosso In campo c'è solo una squadra: la Roma. Gli uomini messi in campo da Capello sono troppo più forti del modesto Vardar che va in affanno immediatamente e spazza via tutto quello che arriva nella sua metà campo. Un paio di disimpegni davvero imbarazzanti fanno da preludio al primo affondo giallorosso. Gran giocata di De Rossi per Candela che prova il cucchiaio: a lato. Ormai il pallonetto stile Totti è un'ossessione per i giallorossi: ci prova inutilmente Cassano due minuti dopo, ma l'esito è lo stesso e Capello in panchina s'imbufalisce. Ma è ancora e solo Roma. Al 16' ci prova De Rossi: bello il tuffo e il colpo di testa che però non trova lo specchio difeso da Zekir. Di nuovo Cassano fa tutto bene con Mancini al 24', ma sbaglia la conclusione. Al 30' il primo tiro in porta del Vardar: punizione da fuori che finisce nella tribunetta alle spalle di Zotti. Arriva la beffa La Roma è padrona del campo, ma non chiude la partita e i padroni di casa prendono confidenza. I giallorossi peccano ancora di presunzione, come già successo a Siena, vogliono entrare in porta con il pallone tra piedi e, puntuale, arriva la beffa. Zotti respinge inspiegabilmente con i pugni un pallone che avrebbe potuto bloccare, la difesa spazza alla meno peggio e Zaharievski estrae dal cilindro una botta che ricorderà per un bel pezzo. Fa 1-0 e Roma ammutolita. La Roma rientra La squadra che rientra in campo dopo il riposo, ha un'altra testa: Capello negli spogliatoi deve aver urlato non poco. E la Roma riparte a testa bassa, il Vardar tampona come può, ma al 18' arriva il pareggio giallorosso. Gran palla di Cassano che lancia Mancini. Il brasilano salta facile Jovcev (secondo portiere subentrato al posto dell'infortunato Zekir) in uscita, aspetta il rientro dei difensori macedoni e li scavalca con un pallonetto stile seleçao. È il primo gol del brasiliano in giallorosso e pari: la Roma è tranquilla (anche se lo era già prima) e inizia a pensare al Parma che arriva domenica prossima all'Olimpico. Il resto è per ritrovare Candela (ancora molto lontano dalla forma migliore), provare il giovane Wahab e permettere al Vardar di colpire una traversa: sarà la loro ultima emozione europea.

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