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Roma a Skopje per il match di ritorno del primo turno di Uefa (La7 ore 18)

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Capello col Vardar «apre» ai giovani

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I giallorossi arrivano all'appuntamento al City Stadium di Skopje con molte assenze, ma sicuramente con tanta determinazione. La Roma cercherà di fare suo il risultato cercando però di concedere l'onore delle armi al Vardar. Dovrebbe essere, insomma, poco più di un allenamento per i giallorossi che ieri sono più rimasti colpiti dal lato culturale: Skopje è stata, per 17 anni, la città di Madre Teresa di Calcutta. Ed il fatto che da poco si è concluso il processo di Beatificazione della religiosa, accresce l'orgoglio di aver potuto visitare la città. Tornando a cose più terrene, l'ultimo a dare forfait è stato Francesco Totti. Il capitano era stato convocato seppure con una lieve contrattura ad un polpaccio, ma nella notte è sopraggiunta la febbre, male di stagione, ma che non ci voleva in un momento in cui gli uomini a disposizione sono veramente contati. Totti si va ad aggiungere ad una lista già lunga formata da Montella (nella foto), Delvecchio, Carew, Panucci, Chivu e Tommasi, assenti per infortuni vari. Il tecnico goriziano è dovuto ricorrere a tre «primavera», Galasso, Ajide e Wahab. In realtà era stato chiamato anche Cerci, ma l'articolo otto del regolamento Uefa (non ha ancora compiuto 17 anni) gli ha negato la gioia di un viaggio premio in Macedonia. Può bastare? Neanche per sogno perchè nella sgambatura di ieri pomeriggio è piovuto sul bagnato. Capello in conferenza stampa aveva appena annunciato che Sartor sarebbe stato in campo dal primo minuto per poter far tirare il fiato a Mancini, ed ecco che il giocatore ha riportato una contrattura alla coscia destra mettendo a rischio il suo utilizzo. Inoltre attimi di spavento per Cassano che dopo essere stato colpito duro al costato è rimasto a terra. Sarebbe stato veramente troppo ed il barese oggi sarà regolarmente in campo. Ricapitolando, l'undici iniziale dovrebbe essere quello formato da Zotti tra i pali con Zebina, Samuel, Dellas e Candela in difesa. A centrocampo Mancini, De Rossi, Dacourt e Lima (in ballottaggio con il giovane Ajide) ed in avanti Cassano e D'Agostino. Nela seduta di ieri pomeriggio, il lavoro è stato impostato sulla velocità con passaggi di prima in una partitella a campo ridotto. Fabio Capello è contrariato per le assenze, ma lancia la linea verde della Roma. «Sarà una bella occasione per i giovani, vedi Zotti. Ho a disposizione una squadra con un'età media molto bassa. Inoltre mi aspetto molto da chi ha giocato meno». Il tecnico romanista ha cercato poi di fotografare il match dispensando consigli ai suoi ragazzi. «Devono giocare senza pensare che all'andata il risultato è stato di quattro a zero per noi. Mi aspetto una gara giocata in maniera offensiva, determinata e soprattutto attenta». Discorso di Sartor a parte, l'allenatore della Roma ha anche annunciato un gradito rientro tra i titolari. «Ci sarà sicuramente Candela». La Macedonia è una terra da scoprire per il goriziano. «Non ci sono mai stato, della storia calcistica di questo paese conosco solo Pancev». Ovviamente il rotondo risultato dell'andata induce ad una certa tranquillità e porta a ragionare anche in ottica campionato: domenica all'Olimpico arriva il Parma. «Sono fiducioso per i recuperi di molti giocatori. Totti ha una febbre virale e spero che possa farcela. così come Montella. Per Chivu e Carew, invece, non ci sono problemi». Si parlava di Candela, il francese torna titolare dopo aver testato le sue condizioni giocando con la primavera ed è un rientro anche con la fascia di capitano. «Sono fermo da quaranta giorni e devo cercare di dare il massimo». Poi, con i galloni sul braccio sinistro, suonala carica. «Serve il massimo impegno da parte di tutti. Dobbiamo onorare la maglia che indossiamo e la città che rappresentiamo».

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