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Festa a Suzuka. Berlusconi: la Ferrari fa bene all'Italia Il campione non è sazio: «E ora pensiamo al settimo»

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Frigoriferi e televisori che uscivano volando dalle finestre dello stand Toyota dove s'è svolta la parte finale dei festeggiamenti (presenti anche il fratello Ralf e Panis) prima della buonanotte, arrivata alle prime luci dell'alba con buona parte dei protagonisti ubriachi a livelli record. Ma festa a parte, il giorno dopo la vittoria in pista (6.559.000 spettatori in diretta tv, 74% di share) è celebrazione sulla carta stampata e non solo. Ieri la comitiva «rossa» è sbarcata in Italia tra il delirio dei tifosi che l'aspettavano all'aeroporto di Bologna. Il capione no c'era, ma già dopo la notte brava di Suzuka s'era lasciato sfuggire un «ora pensiamo al settimo» che spazza via d'un colpo solo le ipotesi di ritiro. Il complimenti arrivano anche dal premier Silvio Berlusconi, che definisce i successi della Ferrari nel mondo importanti per l' immagine dell' Italia, che fanno bene al nostro Paese. Complimenti arrivati direttamente al capo supremo della «rossa» Montezemolo che ha «aperto» Rossi in F1. «La F1 in questi anni - ha detto Montezemolo - è molto cambiata. Basta parlare con i piloti del passato per accorgersi che il modo di guida è cambiato. È difficile passare dalle 2 alle 4 ruote. Rossi però esprime la passione dell'Emilia-Romagna, terra di motori. Se ci fossero le condizioni per fare una prova seria, che permetta ad entrambi di poter fare delle serene valutazioni penso che ne valga la pena. Uno si toglie qualsiasi dubbio e scrupolo, senza impegno da parte di nessuno, sapendo che Rossi rimarrebbe comunque un grande delle moto e che la Ferrari resterebbe quella che è, anche se qualcuno l'aveva data per morta in estate». Pareri illustri sull'argomento anche dal papà Graziano e dal mitico Giocomo Agostini. «La velocità e qualcosa che una persona ha nella testa — dice il papà del campione d Tavullia — Valentino ce l'ha. Passare da una moto ad una vettura richiede solo un apprendimento tecnico. Valentino può andare forte anche in Formula 1». Differente il parere del mito delle due ruote. «Valentino Rossi ha le qualità per fare il passaggio dalle due alle quattro ruote. Ma in formula 1 i successi non si improvvisano». Intanto i media, tedeschi in testa, sono letteralmente in delirio per il sesto titolo dell'uomo venuto da Kerpen. «Leggenda», «Storia», «Immortale»: questi i termini più ricorrenti nei titoli e nei commenti dei giornali, le cui prime pagine sono tinte oggi di rosso Ferrari e dell'immagine di Schumi esultante assieme all'intero team della scuderia di Maranello. Un enorme Schumi dalla cintola in sù, su tutta la prima pagina de L'Equipe, è l'omaggio del quotidiano sportivo francese al sei volte campione del mondo, ormai - recita il titolo - «unico al mondo». Ma elogi e meriti anche alla Rossa. Un grande cavallino rampante, simbolo della Ferrari, sarà collocato oggi a Maranello. L'opera monumentale è stata realizzata da uno scultore di origine albanese. Insomma, è delirio a 360°.

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