Cesar si frattura di nuovo
Altri se la prenderanno con lo staff medico che avrebbe gestito male la prima frattura del brasiliano. Altri, infine, chiameranno in causa la voglia di Mancini di riavere il prima possibile l'unico centrocampista mancino naturale attualmente in rosa fino ad anticiparne il rientro. Tutte ipotesi verosimili, resta però il danno gravissimo che avrà la squadra biancoceleste attesa a un passaggio fondamentale della sua stagione. Basta guardare il calendario per capire che Cesar sarà costretto a saltare la sfida col Milan, il doppio impegno in Champions contro il Chelsea e anche il derby. Inutile fare ipotesi sul rientro, rimane qualche dubbio sulla scelte operate finora dai medici della Lazio. Il professor Campi è stato messo ai margini senza alcun motivo (è stato lui a rivelare al giocatore che aveva una frattura mentre altri gli avevano nascosto la verità). Avere un luminare dell'ortopedia mondiale e non sfruttarlo, fino a relegarlo ai margini con il ruolo di consulente esterno, non è stata una scelta felice da parte della società. Il dottor Manzuoli viene spesso scavalcato dal massaggiatore Viganò, vero e proprio mago dei muscoli e uomo di fiducia di Mancini. Insomma non ci sono ruoli chiari all'interno di un settore fondamentale per una squadra di calcio. Ricordate i problemi di «comunicazione» tra Baffoni, il preparatore atletico di Zaccheroni e i giocatori che furono alla base del fallimento di quella Lazio? Evidentemente non si è fatto tesoro degli errori passati. Ora nessuno conoscerà la verità, ci diranno che è stato un scontro fortuito a determinare la seconda frattura al piede del brasiliano in poco più di quaranta giorni. Si proverà anche a cambiare le carte in tavola con spiegazioni poco plausibili (modello «non abbiamo detto al giocatore che aveva un frattura perché gli volevamo evitare traumi psicologici» Bah!). Noi non ci crediamo e chiediamo un intervento di Baraldi per spiegare al giocatore e ai tifosi che cosa sia successo.