TOTTI Se Berlusconi le facesse i complimenti per uno dei suoi «cucchiai»? «Ne farei subito uno al Milan».
Gli era stato preparato, come palcoscenico, un ring e Muhammad «ha caracollato tra le corde con passo malfermo, lentissimo e irreale, ha stretto molte mani, ha mimato qualche accenno di pugno nell'aria e non ha detto una sola parola». (Mario Baudino). Alì soffre del morbo di Parkinson. L'apparizione del pugile serviva per promuovere un libro su di lui dell'editore Taschen. Libro piuttosto fuori del comune: 50 centimetri per 50, copertina bianca accecante con dorso rosso carminio e bordi in oro, ottocento pagine di saggi, articoli, fotografie, litografie di Jeff Koons. Peso: 34 chili. Prezzo: 3000 dollari. VALENTINO ROSSI Valentino Rossi ha detto a «Repubblica» di non aver firmato con Yamaha. La «Gazzetta» dice invece che il contratto con Yamaha è praticamente cosa certa, nonostante l'opposizione del padre Graziano che gli sconsiglia di mollare la Honda: con la Yamaha (che non vince titoli dal 1992) Valentino guadagnerà 9 milioni di euro (contro i 7 di adesso) a cui si aggiungeranno i 12 milioni degli sponsor. PAPÀ ROSSI Questo padre di Valentino Rossi, Graziano, avarissimo nonostante gli 800 mila dollari che gli passa il figlio, segue i Gran Premi extraeuropei per televisione perché non vuole buttar via tutti quei soldi in viaggi. «Quando non li hai avuti, non li spendi». Va invece a seguire i circuiti europei in macchina, possibilmente con qualcuno che paghi la benzina. Non prenota alberghi: dorme nella Bmw e adopera i bagni dell'autodromo. Da giovane fu un bel corridore anche lui: ma finì fuori pista a Imola a 270 all'ora e, uscito dal coma, smise. «Non ho mai trovato il coraggio di lavorare». PROTON C'è spazio per una scelta folle nella sua carriera? «Come andare a correre con la Proton? No, non c'è spazio per una scelta folle». (Valentino Rossi)