SEPANG — Ha solo voglia di correre Valentino Rossi: verso la vittoria su una pista che gli calza meglio ...
Correre più veloce delle voci che già lo indicano, con sempre più insistenza, in sella ad una Yamaha. Ma di contratto Rossi non vuole parlare più: «Fino a domenica». Un peso che gli toglie il manager «Gibo» Badioli, arrivato giovedì notte con venti fogli in valigia. «Abbiamo consegnato la nostra proposta - dice con tono misurato e accorto - e aspettiamo che i legali della Honda, che non sono di solito molto solerti, ci diano una risposta al più presto. Speriamo prima del G.P. d'Australia». Un'altra, dopo quella che la Honda aveva indirizzato al clan di Tavullia, definendola la «migliore e ultima offerta a Rossi», solo la passata settimana. «Per noi - ribatte Badioli - è la nostra la proposta definitiva. Ne abbiamo fatta un'altra che per noi è meglio. Se la Honda l'accetta noi siamo a posto». Ma intanto si corre. C'è un Mondiale che ha le ore contate e il diretto interessato vorrebbe parlarne un momento. Così, rispetto a tanti altri venerdì molto frenati e un sonnacchioso, stavolta Valentino non ha temporeggiato e sul tracciato malese in un quarto d'ora appena ha fatto il giro super (precedendo Tamada, Biaggi e Capirossi). Non ha più tempo da perdere. Si vuole prendere tutto il successo, esibirsi per l'ultima volta da fidanzato ufficiale con un'altra vittoria, acchiapparsi il quinto Mondiale in carriera (il terzo nella classe che conta), festeggiare (domani basta anche prendere otto punti in meno rispetto a Gibernau), sopportare le ultime due gare della stagione da separato in casa utili solo per aggiornare classifiche e primati. E poi dirsi addio. Nelle altre classi miglior tempo per Elias davanti a Poggiali e De Puniet nella 250. Nessun problema, in 125, per il leader iridato Daniel Pedrosa. Lo spagnolo della Honda è stato il più veloce di giornata. Alle sue spalle si è piazzato il sorprendente Mirko Giansanti, con un'Aprilia del team Matteoni, mentre a completare la prima fila provvisoria ci sono le altre due Honda di Masao Azuma e Andrea Dovizioso.