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PER scongiurare la paventata invasione di Siena da parte di migliaia di tifosi romanisti privi di biglietto ...

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Evidentemente ignoravano che i diritti della partite casalinghe del Siena, lautamente pagati, sono proprietà di Sky. La balzana mozione è comunque abortita sul nascere, in quanto avrebbe leso gli interessi della piattaforma satellitare, oltre a rappresentare un significativo precedente per qualsiasi altro incontro a rischio. Ma nel quartier generale di Sky non hanno fatto salti di gioia neppure per l'ordinanza dei prefetti di Siena e di Roma, i quali hanno imposto la messa in onda del match sul maxischermo allestito per l'occasione in piazza San Giovanni. Quanto avvenuto per Avellino-Napoli ha senza dubbio determinato questa scelta, che non rappresenta però una soluzione, in un'ottica più ampia, se il nostro Paese vuole continuare ad essere uno stato di diritto. Qualsiasi problema di ordine pubblico, pure quelli relativi al calcio, va affrontato con una logica che non provochi danni economici, o di altra natura, a soggetti terzi. Per restare nell'ambito calcistico, la violenza deve essere combattuta con una rigorosa applicazione delle leggi vigenti, da parte della Polizia e della magistratura. Il che, purtroppo non avviene. Oppure, paradossalmente, non resta che abolire il calcio per decreto. Anche Paparesta Il problema arbitrale continua ad essere di attualità. Questa volta a finire dietro la lavagna è stato l'abitualmente ottimo Paparesta. Davvero incredibile l'errore in cui è incorso a Torino, regalando il rigore vittoria alla Juventus. La domanda è sempre la stessa: avrebbe commesso uno sbaglio identico a squadre invertite? Altro discorso è, poi, che i giocatori non facciano nulla per aiutare gli arbitri. Ma la lealtà è ormai un valore privo di significato. E non solo in ambito sportivo. Malumori Lazio La sofferta vittoria della Lazio sul Chievo è servita ad annacquare le polemiche in casa biancazzurra. I risultati fanno agio su tutto il resto. Però, i malumori, sia pure striscianti, restano e non è facile individuarne le cause. Probabilmente, come sostengono voci provenienti all'interno di Formello, l'ambiente è ancora scosso dalla rivoluzione societaria attuata nel corso dell'estate. Una operazione societaria che non è andata giù neppure ad una minima frangia della tifoseria. Un chiarimento a porti chiuse non guasterebbe, onde evitare che non si evapori quanto è stato fatto per salvare società e squadra.

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