Capello chiede concentrazione per l'insidiosa trasferta toscana (Sky Calcio5 ore 15)
Roma, trappola Siena
Il tecnico alla vigilia della difficile trasferta in Toscana, chiama a raccolta squadra e tifosi. La squadra perché il Siena visto fin qui ha fatto benissimo e se non fosse stato per la sconfitta con l'Inter (peraltro non meritata), sarebbe ancora imbattuta. I tifosi, perché la Roma quest'anno fa paura e i segnali di «disturbo» sono più che evidenti: non ultimo quello della Juve sul fronte Davids. «Dovremo comportarci correttamente, anche per non dare alibi a chi aspetta la scintilla per scatenare la violenza» spiega nel dettaglio Capello che poi aggiunge. «Purtroppo in pochi avranno il privilegio di vedere la partita allo stadio e spero che vada a Siena solo chi è in possesso del biglietto». Il messaggio di distensione è anche per Cassano che con Rosetti (chiamato oggi a dirigere l'incontro da un sorteggio «implacabile») ha un discorso di «corna» in sospeso. Il tecnico giallorosso non vuole sollecitare il giovane barese a riconciliarsi con il fischietto di Torino. «Ognuno fa quello che si sente — passa radente Capello sull'argomento — io non devo e non voglio spingere nessuno a fare niente: lui è un ottimo arbitro e noi non dovremo commettere gli errori di Milano». Cassano, comunque, senza aver parlato di questo con il tecnico, ha in programma un chiarimento con Rosetti al quale oggi, prima dell'incontro, stringerà la mano. «È uno degli errori che non voglio più commettere» ha chiuso sulla vicenda il barese. Maxischermo a rischio flop Ma, nonostante i ripetuti appelli della società, tecnico e giocatori, Siena sarà probabilmente presa d'assalto dai tifosi giallorossi. Il tam tam radiofonico della Capitale fa pensare a un flop dell'idea maxischermo, che potrebbe coincidere con uno sbarco a Siena in massa senza biglietto. In questo senso la tifoseria è letteralmente spaccata in due. Da una parte chi andrà, comunque, a Siena: con o senza biglietto. Dall'altra chi resterà a Roma ma non ha nessuna intenzione di andare a vedere la partita a San Giovanni. Insomma, tutti a casa, o al pub, davanti a Sky. La probabile formazione Tornando al campo, Capello ha solo un paio di dubbi per la formazione che questo pomeriggio dovrà affrontare il Siena al «piccolo» Franchi. Il primo riguarda la difesa: ballottaggio Zebina-Panucci? «Avete dimenticato Dellas — commenta seccato il tecnico — il ballottaggio in realtà e a tre». Già, ma alla fine in campo dovrebbe andare ancora il francese che fin qui ha fatto molto bene e che ha di fatto «scippato» la maglia da titolare a Panucci. Per l'azzurro c'è tempo e Dellas dovrà ancora aspettare: i due, molto probabilmente, si rivedranno in campo dopo la sosta. L'altro dubbio riguarda l'attacco, con Montella non ancora al cento per cento. Ieri l'aeroplanino giallorosso ha effettuato un allenamento differenziato e oggi potrebbe essere costretto a partire dalla panchina. Al suo posto in campo, con Carew indisponibile, dovrebbe giocare Delvecchio: sarebbe la prima volta quest'anno del tridente Totti-Cassano-Delvecchio. Tutto confermato a centrocampo con i «soliti» quattro e con Candela ancora lontano dalla forma migliore: si accomoderà in panchina pure lui. Conferme anche tra i pali, con Pelizzoli dentro e Lupatelli finalmente recuperato: ieri l'ex numero uno del Chievo ha giocato la sua prima partita (con la Primavera 5-0 a Sora) dopo l'infortunio. Sabato prossimo ennesima uscita con i giovani di De Rossi, poi sarà definitivamente a disposizione di Capello. Davids e le bandiere Inutile provare a strappare commenti al tecnico giallorosso sulle dichiarazioni di Umberto Agnelli riguardo il futuro dell'olandese Davids. «Mi sembra che la replica di un dirigente giallorosso — spiega Capello — sia abbastanza. Ripeto, parlo dei giocatori solo quando li ho a disposizione». Diversa la reazione sul discorso «bandiere». Capello crede nella tradizione dei giocatori legati alla stessa maglia per un'intera carriera. «I giocatori importan