Due punti in tre partite, sette reti subite: viaggio all'interno della crisi biancoceleste
Ora va in campo una copia sbiadita, la squadra appare stanca e commette errori incredibili in difesa nonostante il reparto sia composto da giocatori esperti. Sono sette i gol subiti con Parma, Empoli e Sparta: troppi per una formazione che intende lottare per i massimi traguardi. Bisogna correre ai ripari anche se le responsabilità vanno divise con centrocampisti in affanno e attaccanti con le polveri bagnate. Sono tante le ragioni di questa mini-crisi ma su tutte ci sono sicuramente le tensioni all'interno di uno spogliatoio dove non regna più l'armonia. A Vigo di Fassa ci fu un primo chiarimento tra Mancini e la squadra alla presenza di Baraldi, ma evidentemente non è bastato. Lopez manda a quel paese il tecnico in mondovisione, Inzaghi ha uno sfogo isterico contro Mancini dopo un gol al Parma, mercoledì Conceiçao prende a pugni la panchina senza motivo. Sono tutti segnali che c'è qualcosa che non va. Il gioco non decolla più, Stankovic è sempre più in confusione (ma dipenderà solo dal contratto?), Corradi e Lopez sono in evidente ritardo di forma. A proposito, il richiamo atletico svolto dopo l'ingresso in Champions sta penalizzando la squadra dal punto di vista fisico. Per carità, i problemi sono più di testa, ma è indubbio che la Lazio non è mai sembrata brillante in questo tormentato avvio di stagione. Si stanno pagando a caro prezzo alcuni errori sul mercato (non è stato acquistato un vice-Cesar) e i giocatori acquistati, quasi tutti oltre la trentina, vanno ad intermittenza (quanto sarebbe servito Pizarro...). In più la gestione dell'infortunio di Cesar ha fatto scricchiolare il feeling tra squadra e staff medico. Tant'è. Mancini resta ottimista, la società pure, ma è necessario un incontro tra tutte le componenti per ritrovare l'armonia che l'anno scorso ha fatto vivere alla Lazio una stagione da protagonista. Mancini pensa al Chievo «Sono un po' deluso per il risultato contro lo Sparta, ma c'è stata una grande reazione e da lì partiremo». Il tecnico manda giù il boccone amaro e si aspetta un pronto riscatto: «Purtroppo, a ogni disattenzione veniamo puniti e ci sono stati 15 minuti di follia, ma lo ribadisco la squadra sta bene e siamo già concentrati per la gara con il Chievo». Della stessa idea il presidente Ugo Longo: «Non sono preoccupato, anche perchè la Lazio sta giocando bene. Certo, qualche problema c'è, ma si tratta solo di un periodo strano, un momento sfortunato, ci dice tutto male. Però proprio per questo il pareggio in Champions League lo considero un ottimo punto per la classifica».