Schumi ad un passo dalla leggenda
Virtualmente e' campione del mondo per la sesta volta. Mai nessuno come lui. E' trionfo a Indianapolis per Schumi e la Ferrari. Per la matematica certezza del sesto sigillo basta conquistare un solo punto a Suzuka, tra due settimane. Per l'aritmetica resta uno sfidante, Raikkonen che arriva secondo sul podio d' America. Montoya e' fuori gioco, sesto e doppiato a Indianapolis. A Suzuka basta un ottavo posto, anche se Raikkonen vincesse. Nel cuore, e' fatta. Emozioni forti all'ora di cena. Non sono giocatori d'azzardo in Ferrari, ma vincono tutte le scommesse. Pensavano che sarebbe piovuto e cosi' e' stato, a Indianapolis. E Michael Schumacher, dal settimo posto in griglia vince. E' l'estasi. Anche per la Ferrari, che mette due motori su quel podio, perche' il terzo e' Heinz Harald Frentzen con la Sauber motorizzata da Maranello. Il Gran Premio comincia gia' di prima mattina, con uno sguardo fuori dalla finestra: cielo grigio, promesse di pioggia. La Ferrari e la Bridgestone ci sperano. Montoya e i suoi 50.000 tifosi pregano che il tempo regga. Alle 12,15 il cielo si fa nero. Scarica qualche goccia di pioggia. Alle 12,25 sui monitor di servizio compare la scritta: ''changing of climatic conditions''. Prima di schierarsi in griglia Schumi prova un giro con le intermedie. Ma la pista e' asciutta al via. I 250.000 spettatori, record di pubblico per la formula 1 a Indianapolis, trattengono il respiro. Semafori spenti alle 13'03''40. Raikkonen e' velocissimo e resta in testa, mentre Barrichello resta sul posto. Il brasiliano si lascia sfilare da Panis, Ralf Schumacher e Michael. Si mette in scia davanti a Coulthard e Montoya. Alla fine del primo giro lo scozzese passa il brasiliano, che viene attaccato subito dal colombiano della Williams. Rubinho 'chiude la porta' alla curva 2, ma Juan Pablo non alza il piede: nel contatto ci rimette Barrichello, che finisce fuori pista, bloccato nella ghiaia della via di fuga. I commissari ci pensano un po', ma poi lo mettono sotto inchiesta e lo penalizzeranno. Al quarto giro qualche goccia di pioggia inumidisce la pista. E le Bridgestone di Schumi soffrono: la sua F2003 viene passata da Coulthard all'inizio del settimo giro. E nella sopraelevata la superano anche Montoya e Alonso. Schumi e' sesto dietro a Raikkonen, Schumi jr, Coulthard, Montoya e Alonso. Si deve difendere anche da Trulli. Ma smette di piovere. E le posizioni si stabilizzano. Passato il momento difficile, al giro 12 Schumi e' il piu' veloce in pista in 1'11''473. Al giro 15 Montoya e Alonso superano di slancio Coulthard, mentre Raikkonen prende piu' di 6'' di margine. Ma il colombiano e' gia' sotto inchiesta. Alla fine del giro 17, Montoya e Coulthard vanno al primo pit stop. E per il colombiano e' sosta lunga: un problema lo tiene fermo 15''6. Al giro 18 Schumi torna secondo, alle spalle di Raikkonen. Che va al rifornimento a fine del giro 19: Michael e' davanti a tutti. I meccanici in rosso si preparano. Alla fine del giro 20, gli cambiano gomme. La pista e' umida, ma rimettono quelle da asciutto. La pioggia aumenta, la pista e' una saponetta. Schumi rientra subito ai box, gli altri rischiano e fanno male. Michael sull'acqua e' il piu' veloce, gli altri pasticciano. Sembra di essere al Luna Park, pista dell'autoscontro: Ralf va lungo alla curva 8 ed esce di scena con la sospensione posteriore sinistra piegata. Nello stesso punto va dritto nelle barriere di gomme anche Webber. E pure Montoya: che prima aveva pure dovuto pagare il 'drive through' inflitto per la sportellata a Barrichello. Poi si convince a rientrare le gomme. Cosi' al giro 24 e' classifica a sorpresa: davanti a tutti, Button con la Bar seguito da Frentzen con la Sauber, Wilson con la Jaguar, Raikkonen, Alonso e Michael Schumacher sesto. Montoya - dopo complessivi tre passaggi ai box - annaspa in fondo, primo dei doppiati. Nel giro 26 Michael supera Alonso e Wilson. E' quarto dietro a Button, Frentzen e Raikkonen. Ma dopo solo due giri attacca Raikkonen e lo supera. Al successivo,