ANCHE MATARRESE APPLAUDE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Parole che arrivano direttamente dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che ieri è voluto intervenire sul tema della violenza negli stadi. «Quello che è successo - ha aggiunto a margine della visita privata alla mostra «Metafisica» alle scuderie del Quirinale - e purtroppo non è la prima volta, non solo ha portato discredito all'Italia, ma soprattutto ha portato un lutto. È inaccetabile che un giovane di vent'anni possa morire in simili circostanze. Sono vicino allo strazio della famiglia». L'appello di Ciampi è arrivato anche al presidente del Coni, Gianni Petrucci, che ha voluto ringraziare pubblicamente con un comunicato il Presidente della Repubblica per un interessamento che «lascerà il segno». «Desidero esprimere personalmente - ha scritto Petrucci - facendomi interprete dei sentimenti di tutti gli sportivi italiani, un ringraziamento forte al Presidente della Repubblica, Azeglio Ciampi, per aver affrontato con sensibilità e dall'alto della sua autorevolezza un problema drammatico e preoccupante come quello della violenza negli stadi. Sono certo che la sua attenzione, le sue considerazioni, il suo rammarico per quanto purtroppo ancora una volta accaduto, lasceranno un segno nella coscienza dei cittadini e aiuteranno ad emarginare in maniera definitiva dal nostro mondo tutti coloro che credono di poterne fare parte senza possederne titoli né requisiti». Per il presidente della Lega calcio di serie C Mario Macalli, il messaggio contro la violenza negli stadi lanciato dal presidente Ciampi «è significativo e importante». Per il vicepresidente vicario della Lega calcio Antonio Matarrese il messaggio contro la violenza negli stadi di Carlo Azeglio Ciampi «è il più bel regalo che il presidente potesse farci». «È un segnale di stima e di affetto per tutto il mondo sportivo -dice Matarrese e crea un clima di serenità». Infine l'augurio di Campana. «Il messaggio di Ciampi è rivolto a tutti i protagonisti del mondo del calcio. Ma io spero che lo ascoltino soprattutto quei teppisti che provocano la violenza». Un segnale tangibile per un mondo calcistico offuscato dagli episodi di Avellino.