Il capitano avvicina i bambini al calcio
Lasciate alle spalle le immagini della gara contro la Juventus, il capitano giallorosso, ieri pomeriggio, ha voluto essere presente alla scuola calcio che porta il suo nome (Axa Calcio, alla Longarina), per dare il via ad una iniziativa congiunta con il Comune di Roma. Dieci ragazzi, tra i sei ed i dodici anni, scelti tra quelli assistiti dai centri sociali del XIII Municipio, potranno partecipare a titolo puramente gratuito alle lezioni per tutta la stagione. Questa è solo la seconda fase di un progetto iniziato a giugno che ha visto l'inserimento nel "campo estivo" di altri 49 ragazzi. «E' una cosa significativa, studiata bene con la Number Ten (l'agenzia che cura l'immagine del giocatore ndr.) e sta andando molto bene». Parole del capitano della Roma, che poi si è recato sul terreno di gioco per ricevere dai bambini una maglia della loro squadra con il numero dieci sulle spalle. «La cosa che mi dispiace è quella di non essere troppo a contatto con questi ragazzi. Tra allenamenti e partite, il tempo non è molto, ma prometto di trovare almeno un'ora ogni tanto per venire qui. La cosa che spero che crescano calcisticamente come me, ma il consiglio che voglio dare è quello di divertirsi in questo momento della loro vita. Insomma per ora devono prendere il calcio solo come un bel gioco e basta». Poi la promessa. «A fine carriera mi dedicherò a tempo pieno ai ragazzini, non farò ne allenatore, ne dirigente».