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TURNO DELICATO PER LE MILANESI

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Già, perché per lui le squadre sono numeri. La Roma lo scorso anno è arrivata ottava? Bene, va inserita in seconda fascia e perde il «favore» della teste di serie. Ecco allora, dopo solo centottanta minuti, la partita che per anni è stata lo scontro clou del campionato. Insomma, Juve-Roma è già qui. Nemmeno il tempo di assaporare la nuova stagione, di capire come, chi e cosa, ed ecco la sfida delle sfide. «Troppo presto», il commento degli addetti ai lavori (Capello in testa) sull'esito del «sorteggione» calendari. Troppo presto per poter dare alla sfida un valore che vada oltre la battaglia in campo e che abbia un valore anche in chiave campionato. Ma è così e stasera (ore 20.30 stadio Delle Alpi), pronostici a parte, si inizierà a capire qualcosa di stagione appena iniziata. I dubbi di Capello Capello ha le idee chiare, almeno per quanto riguarda il modulo, sarà ancora tridente. Già, lo stesso che ha fatto a fettine il Brescia all'Olimpico una settimana fa. Lo stesso che ha fatto impazzire di nuovo l'Olimpico e che ha dato un nuovo impulso a una campagna abbonamenti chiusa troppo frettolosamente e riaperta con altrettanto tempismo. Lo stesso che ha messo paura a mezza Italia, con quei tre «fenomeni» lì davanti in grado di fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Capello riparte da quello e i suoi dubbi riguardano solo il centrocampo. Sì, perché con Panucci e Candela ancora out, anche la difesa non ha possibilità di essere cambiata: e forse è meglio così. Il dubbio a centrocampo riguarda l'utilizzo di uno tra Dacourt e De Rossi. Il francese rientra dalla squalifica rimediata nella prima uscita contro l'Udinese e il giovane talento romano, dovrà restituire al collega la sua maglia da titolare. Un peccato, ma in questa parte della stagione Capello deve fare delle scelte che guardino lontano. Daniele ha tempo per dimostrare le sue infinite qualità e tenere fuori il francese ora equivarrebbe a una bocciatura. Arriverà il tempo giusto anche per Carew che, dopo l'esordio con gol all'Olimpico, ha voglia di dimostrare al mondo che può essere un giocatore da Roma. Così come Delvecchio, che ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori e chiede spazio al tecnico che lo ha trasformato da attaccante in esterno. Ma oggi, più di tutto, alla Roma servirà il suo capitano: perché sarà anche una squadra di fenomeni, ma quando Totti fa il Totti si respira tutta un'altra aria. E il capitano nei momenti «delicati» non ha mai tradito. I dubbi di Lippi Il dubbio di Lippi ha due volti. Quello in difesa che sembra preferire Birindelli a un affaticato Thuram e quello a centrocampo che prevede l'utilizzo per la prima volta quest'anno di Davids. Quale migliore occasione per il tecnico bianconero per far esordire il fortissimo olandese, se non con quella che potrebbe essere la sua futura squadra. C'è tutto il genio e l'astuzia viareggina del tecnico bianconero che continua a puntare su Trezeguet e per stavolta decide di fare a meno di Camoranesi. Miccoli? Beh, per il folletto «azzurro» è andata ancora peggio: non è nemmeno tra i convocati per i postumi di un intervento chirurgico. Ma la Juve fa paura anche senza di lui... a tutti, tranne che a Capello. Il tridente è una prova di forza, almeno dal punto di vista psicologico. E adesso non resta che giocare.

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