Sulla partita: «È ancora presto, conterà solo a livello psicologico»
Parte da qui la riflessione di Fabio Capello in vista del big-match di questa sera al Delle Alpi. Il tecnico giallorosso è alle prese col rebus tridente. Vorrebbe schierarlo, perché la Roma che ha giocato fin qui con quel modulo, gli è piaciuta non poco. Ma sa benissimo che d'altra parte c'è una Juve che potrebbe far male. E partiamo proprio da qui. «Non ho ancora deciso. Quando preparo la partita indosso la maglia giallorossa, ma anche quella dell'avversario». E quale le sta meglio? «Adesso quella della Roma». Ha dubbi su uomini o modulo? «Parlavo della squadra da mandare in campo, perché a prescindere da chi verrà impiegato tutti devono partecipare tanto all'azione offensiva tanto a quella difensiva». Totti ha detto che la Roma vincerà 3-1. «Non sarebbe male... Avremo di fronte la migliore difesa dello scorso campionato, con in porta quello che io reputo il migliore al mondo. Credo però che potremo dar fastidio a quella difesa». Molti giocatori giallorossi hanno detto che undici contro undici la Roma è più forte, ha più individualità. «Vuol dire che hanno consapevolezza dei propri mezzi, è un bene. Ma bisogna sempre avere anche il rispetto per gli avversari». Le andrebbe bene un pareggio? «Un pareggio a Torino con la Juve lo devi prendere: sempre». Ma...? «Ma noi andiamo a Torino per giocarcela fino in fondo, se poi dovesse arrivare un pareggio non sarebbe da buttar via». Sarà una partita fondamentale? «Non per la classifica, ma sarà il primo confronto diretto e dal punto di vista psicologico molto importante». Cosa invidia a Lippi? «Nulla, a me sta bene la squadra che ho... e non lo dico ora, l'avevo detto a inizio stagione prime delle due partite d'esordio». Meglio Totti o Del Piero? «Del Piero è in grande condizione, ma giudicare Totti sarebbe troppo facile per me, ormai è uno di casa, è come se fosse un figlio». Il capitano ha detto che il prossimo anno vorrebbe giocare con Davids. «Questa è una domanda per i presidente Sensi». Davids questa sera lo preferirebbe in campo o fuori? «Fuori». E alla Juve più in generale cosa invidia? «Che sono insaziabili. È un discorso di mentalità, quella loro voglia di arrivare sempre in alto e non accontentarsi mai». Totti, Cassano, Montella come Raul, Ronaldo e Zida? «Loro hanno fatto molto, noi siamo solo all'inizio» Il sorteggio arbitrale ha detto Pellegrino: uno di quelli non «graditi» da Sensi. «I cinque inseriti nell'urna erano tutti arbitri di primo livello e se è uscito Pellegrino a me va bene così». Moggi ha detto che è stato sorteggiato il migliore. «È il suo parere, io dico che tutti gli arbitri sono bravi. Quest'anno, dopo tutto quello che è successo nella scorsa stagione, il loro compito sarà durissimo. Noi dovremo aiutarli, per il bene del calcio: eppoi, tutti possono sbagliare». Quindi basta polemiche? «Sì, direi che basta così. Pellegrino saprà essere all'altezza».