L'IRA DELL'EX CAMPIONE
Adriano Panatta ha appreso con un misto di tristezza e rabbia della retrocessione dell'Italia in quella che viene definita la serie C della Coppa Davis. «Sono triste per i giocatori io sono sempre dalla loro parte». Invece, «Binaghi e il suo gruppo dovrebbero vergognarsi, chiedere scusa a tutti e andarsene a casa - accusa Panatta, che da capitano guidò per vari anni la squadra di Davis, ottenendo ottimi risultati (in finale nel 1998) e mantenendola nel Gruppo Mondiale delle migliori sedici -. Dovrebbero rimanere nascosti per almeno un anno e poi chiedere il permesso di uscire». È incredulo, l'ex vincitore dei tornei di Parigi e Roma: «Non me l'aspettavo questo risultato, soprattutto nelle proporzioni - spiega -. La classifica dei nostri giocatori è nettamente superiore a quella degli avversari». Sarà stata l'atmosfera particolare della Davis? «Ma quale atmosfera. Casomai quella plumbea che si respira a livello federale. C'è una dirigenza che non funziona, che non ha passione, lugubre».