TORINO — Potrebbe già essere tempo di turn-over per la Juventus.

Così potrebbe partire dal primo minuto Edgar Davids, pur se il suo caso è tutt'altro che risolto e il divorzio dalla Juventus resta probabile. Ma il presidente della Juventus, Franzo Grande Stevens, a Courmayeur (Aosta) per un convegno, ha ricordato, che per cederlo «ci vuole il suo consenso», riconoscendo che la soluzione del caso è ancora «in alto mare». È ormai pronto anche Tudor, anche se la lunga serie di infortuni collezionati negli ultimi due anni dal croato lasciano sempre aperto il dubbio che non si sia ancora del tutto ristabilito. A tirare il fiato sarebbe Tacchinardi, rimasto infortunato (contrattura al polpaccio sinistro) mercoledì sera nella partita contro i turchi. Ma a lasciare il posto a Davids (o a Tudor) potrebbe anche essere Appiah, che ha pagato, con una flessione nel rendimento, l' eccellente avvio di stagione. Davids, invece, è più fresco e sembra avere recuperato, almeno in parte, la condizione giusta per giocare 90'. La scarsa forma sarebbe stata all'origine, secondo quanto ha detto e ripetuto più volte il direttore generale bianconero Luciano Moggi, dell'accantonamento nelle prime gare della stagione. Verità molto probabilmente soltanto parziale, ma l'ora di Davis è di nuovo scattata, per gradi. Prima uno spezzone di partita a Verona, domenica scorsa contro il Chievo, poi un tempo intero, il secondo, mercoledì contro il Galatasaray. Davids continua ad apparire un separato in casa, ma non si è sottratto all'impegno e certi suoi recuperi sono stati importanti nel difficile finale di partita con il Galatasaray. «Gioca, deve farlo per forza, è pagato per lavorare», ha detto (con una battuta) ancora il presidente Grande Stevens. Lippi vorrebbe forse fare rifiatare anche Trezeguet, cambiando il modulo tattico dell'unica punta, ma il probabile turn-over a centrocampo fa diventare più remota la possibilità di cambiamenti anche in attacco: la coppia Del Piero-Di Vaio è, quindi, scelta improbabile per lo scontro con i giallorossi.