Lupatelli ci crede «Siamo più forti dell'anno scudetto»

Adesso, dopo due stagioni a Verona, è stato riscattato dalla Roma con la cui maglia aveva contribuito, giocando otto partite, alla vittoria del terzo scudetto della storia romanista. Ieri il portiere, che ha scelto, stranamente, il numero tre da mettere sulle spalle, è stato intervistato dal canale tematico giallorosso, il Roma Channel. «Questa squadra è più completa e molto più forte di quella campione d'Italia, vedo lo stesso spirito di quell'anno e l'ambiente è entusiasta». Effettivamente, dopo due gare la Roma è a punteggio pieno. «Già nelle prime due giornate, abbiamo dimostrato di poter lottare per vincere il titolo. Gli avversari? Sono sempre i soliti: Juventus, Milan, Inter, Lazio, ma con i bianconeri che mi sembrano i più pericolosi». E la Roma dovrà presentarsi domenica sera al Delle Alpi, proprio per incontrare Del Piero e compagni. «Sarà una gara difficile, ma come lo saranno tutte da qui alla fine del torneo. Della Juventus temo l'organizzazione e le enormi potenzialità che hanno». Ad esempio, tra i pali c'è il portiere della nazionale. «Proprio così, uno dei loro punti di forza è proprio Buffon, abbiamo lo stesso ruolo e su di lui c'è poco da dire, è uno dei più forti al mondo». In ogni caso, le cinque reti al Brescia hanno fatto morale. «Lo ripeto, nel gruppo c'è un grande spirito e le vittorie, ovviamente, contribuiscono a tenere alto il morale. Siamo tutti uniti ed in questo modo possiamo fare sempre bene». Da quando Lupatelli è tornato in giallorosso, ogni volta si affronta il discorso del dualismo con Pelizzoli. «Con lui c'è grande intesa e non vedo perchè non debba esserci». Mentre ad allenarlo adesso c'è Tancredi. «Già due anni fa ho avuto modo di conoscerlo, ora vedo anche come svolge il suo lavoro. Mi trovo molto bene con lui perchè fa un tipo si allenamento che aiuta molto i portieri». Differenze Verona-Roma. «Sono due realtà completamente opposte, ma non è vero che giocare a Verona sia più facile. Al Chievo gli stimoli devi provare a darteli da solo, alla Roma c'è invece tutto un ambiente che ti carica. Abbiamo vinto due partite, una ad Udine dove non è mai facile ed una contro il Brescia che non va mai sottovalutata come squadra. La Roma però è pronta per giocare con chiunque». Giovane, ma già con un bel cassetto di ricordi. «La vittoria per uno a zero contro la Lazio nel 2001, anche perchè avevo esordito in serie A un anno prima, in un derby perso però due ad uno». Luc. Col.