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IL 19 OTTOBRE NELL'EUROPEO TURISMO

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Tornerà a lamentarsi di sospensioni troppo dure o troppo morbide. Tornerà a fare il pilota, Alessandro Zanardi. Non ha più le gambe, ma chi ha detto che servono per guidare? Il 19 ottobre Alex sarà in pista a Monza, con la sua brava tuta ignifuga, il suo casco ed una BMW 320i con tutti i comandi al volante, da portare alla bandiera a scacchi nell' ultima prova del campionato Europeo Turismo. Corsa vera, dove si fa a sportellate. «Due anni fa sono scampato alla morte per un soffio» ricorda Alex. Le immagini di quell'incidente al Lausitzring, 15 settembre 2001, sono scolpite nella memoria. Attimi d'orrore: la sua Honda-Reynard che s'intraversa all'uscita dai box, la Ford di Tagliani che lo centra, il botto, i rottami, l'elicottero, le ore di angoscia, il coma. Poi, la speranza. Ci lasciò le gambe. E sembrò subito fortunato, perchè tanti altri nelle stesse condizioni sulla pista ci hanno lasciato la vita. «Vivo per mio figlio Niccolò» disse. E lui che per le macchine aveva vissuto, è tornato alle macchine per non essere un sopravvissuto. Sarebbe stato più facile imboccare l'uscita di sicurezza, magari ritagliarsi una nicchia da commentatore tv. Ma non per Alex, che le sfide se le va a cercare. E non molla mai. Tra un mese sarà in macchina, a lottare per un posto sul podio. Da scalare con le sue gambe nuove.

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