L'EX MILANISTA ANCORA A SEGNO DOPO LA PRODEZZA NELL'ESORDIO CON IL LECCE
L'ex centrocampista rossonero ha messo al sicuro il risultato con un rigore di rara precisione prima che Bazzani riaccendesse con il suo gol illusorio la miccia blucerchiata. «Non avevo mai realizzato due gol nelle prime due giornate di campionato - ha dichiarato a caldo il regista biancoceleste - sono molto soddisfatto della vittoria ottenuta. Siamo stati in grado di soffrire e di difendere il risultato fino in fondo. Questa squadra è stata costruita per giocare a calcio e vedrete che riuscirà a farlo nel migliore dei modi fino al termine del campionato. Anche contro la Sampdoria abbiamo disputato un'ottima partita creando molte occasioni da gol. Godiamoci per poche ore questo successo ed il primato in classifica, poi dovremo iniziare a pensare alla partita di Istanbul». La testa dei laziali è già alla porta d'Oriente, ma i biancocelesti per l'esordio in Champions League dovranno con tutta probabilità rinunciare a Sinisa Mihajlovic. Il giocatore è stato costretto ad uscire per un affativcamento muscolare al nono minuto della ripresa e difficilmente sarà a disposizione del tecnico nella sfida di martedì notte. «Ho un problema alla coscia destra e non so ancora se potrò scendere in campo contro il Besiktas - afferma Mihajlovic - di certo posso dire che andremo in Turchia per vincere. Istanbul è un campo caldissimo, ma abbiamo già giocato e vinto contro il Besiktas pochi mesi fa. Conosciamo i loro punti deboli, scenderemo in campo per vincere. Finalmente questa squadra è consapevole della propria forza ed è questo il motivo per cui dopo due giornate di campionato siamo in testa alla classifica a punteggio pieno. Se fossi stato in campo sarei andato sul dischetto per tirare il rigore - conclude Mihajlovic - anche se il rigorista designato era Albertini. Contento per aver vinto meritatamente. È vero, la Samp ci ha fatto soffrire, ma quando porti via una vittoria così è ancora più bello». Si passa da un rigore all'altro parlando con Zauri: «Conosco Doni per aver giocato insieme a lui per alcuni anni - afferma l'ex difensore dell'Atalanta - e sul rigore ho detto a Peruzzi di non muoversi perchè sapevo che avrebbe atteso fino all'ultimo istante prima di calciare, aspettando una mossa del portiere. Mi dispiace per Cristiano - Doni n.d.r. - ma è stato un super-Peruzzi».