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Samp-Lazio, la sfida dei sentimenti

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Belli, speciali, unici. E dove non arrivano le parole può il ricordo, suggestivo, d'un passato fatto di trionfi e orgoglio blucerchiato. Un filo mai reciso, Mancini e la Samp, una galleria di fotogrammi e personaggi destinati a sovrapporsi, intersecarsi, riproporsi come in un film sempre attuale. Destino galeotto, già. Come il calendario d'un campionato che riparte e ti piazza proprio lì, nella prima trasferta stagionale, l'amarcord più atteso. «Non sarà mai una partita come le altre», sottolinea con orgoglio Roberto-gol, che oggi pomeriggio (ore 18, diretta Sky Calcio 4) rivivrà tante pagine di gloria scritte con la maglia numero dieci sulle spalle. Oggi Roberto-gol torna da Mancini, tecnico stimato d'una corazzata che non vuole più fermarsi. Insieme a lui Sinisa Mihajlovic, altro tassello cardine del passato blucerchiato, e in panchina Matteo Sereni. Un pezzo di storia. Un pezzo di Samp. Senza tempo per dare retta ai sentimenti. Perché dopo la sfida col destino c'è la gara di Champions League contro il Besiktas. Le parole del tecnico Vuole parlare solo da allenatore, alimenta l'inquietudine sul caso-Stankovic, fissa forte e chiaro gli obiettivi della sua nuova Creatura. E parla della sua Samp. «Non sarà una partita come le altre. Non può esserlo per chi come me ha vissuto lì quindici fantastici anni. La gente mi vuole bene ed anche io ne voglio a loro. Tornare dove sei cresciuto come giocatore e come uomo, da allenatore di una grande squadra è motivo di orgoglio. Passando alla partita non sarà facile giocare contro la Samp a Marassi. La squadra è molto buona, quadrata e ha giocatori molto bravi come Doni. Le squadre di Novellino poi sono molto grintose: non mollano mai. Noi cercheremo come sempre di vincere ma non sarà facile. Abbiamo i nazionali un po' stanchi e poi martedì giocheremo ad Istanbul contro il Besiktas. Vedremo di dosare le forze». Non scioglie i dubbi sulla formazione. «D'altra parte la mia fortuna è di avere in rosa molti giocatori che si equivalgono. Chiunque gioca può far bene. La nostra condizione generale non è ottimale, quella ci verrà giocando, ma, come abbiamo fatto finora, giocheremo senz'altro per vincere». Infine il passato, cioè la Samp. «Mantovani è stato un personaggio unico, Garrone ha i mezzi per regalare alla società grandi traguardi. Un mio ritorno a Genova? Non ci penso adesso, poi chissà, magari in un grande progetto». Infine Stankovic. «Sta bene: se non si parlasse troppo della vicenda contrattuale starebbe ancora meglio. Certe cose gli pesano». La formazione Muzzi scalda i motori: sarà lui ad affiancare Corradi in prima linea. L'ex friulano è all'esordio: contro il Lecce, nella prima all'Olimpico, si era solo regalato una passerella sotto la Nord, per ricevere il sincero tributo degli Irriducibili. Lopez sarà invece preservato per la trasferta di Istanbul. Cesar, invece, non recupererà neanche per il primo impegno di Champions League: al suo posto oggi dovrebbe esserci Zauri, con Conceiçao (reduce dalle fatiche col Portogallo) potenziale alternativa. Il tornante della squadra-scudetto potrebbe però essere rischiato direttamente a Istanbul, dopo aver smaltito le fatiche internazionali. Infine la difesa. Con un solo punto interrogativo, che sarà sciolto solo nella rifinitura di stamattina. Stam, messo sotto pressione dal duplice impegno con l'Olanda, potrebbe godere d'un turno di stop anche se, fino a ieri sera, rappresentava la prima scelta di Mancini. Senza l'olandese il tecnico punterebbe su uno tra Negro e Couto. Per il resto solo conferme. Peruzzi tra i pali, Oddo e Favalli esterni difensivi, Mihajlovic centrale, Albertini e Stankovic a dettare le trame nevralgiche, con Corradi torre avanzata. L'attesa di Genova In Ligura c'è attesa. Trepidante. Novellino guarda avanti, cioè pensa al campo. «Coraggio e personalità, queste dovranno essere le nostre armi di fronte a un avversario forte sia nel collettivo che nei singoli. Ma io ho sempre detto e ripeto adesso che l

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