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Doping L'argentino risponde alle accuse dell'ex presidente in diretta da Biscardi Maradona: «Querelo Ferlaino»

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Lo querelo così starà zitto per sempre». Quella di ieri di Maradona è la risposta, in diretta tv nel corso della trasmissione «BiscardiVewnerdì» su «La7, al suo ex presidente Ferlaino che aveva accusato il fuoriclasse argentino di truccare le analisi antidoping. «Non so perché Ferlaino abbia detto quelle cose e non so perché le dica adesso e non prima: forse perché non è più in prima pagina sui giornali. Comunque le mie figlie lo ringrazieranno visto la querela che gli presenterò - ha continuato Maradona - Ferlaino non ha diritto di dire certe cose. Comunque è tutto in mano degli avvocati, lo querelo e così starà zitto per sempre». Maradona ha anche difeso la sua ex squadra, il Napoli, dalle altre accuse di Ferlaino su presunti favoritismi arbitrali nella stagione del secondo scudetto: «Noi non abbiamo rubato niente, abbiamo giocato meglio degli altri ecco perché abbiamo vinto lo scudetto». Non immaginavo che Ferlaino arrivasse a dire certe cose: adesso neanche il figlio e la moglie potranno guardarlo in faccia». Un fiume in piena contro l'ex presidente. «Sono triste per quello che ha detto. Ricordo Ferlaino quando esultava per gli scudetti, quando scendeva negli spogliatoi a festeggiare con noi e adesso invece fa male a tutte quelle persone che hanno fatto il bene del Napoli, io, Carmando, Moggi, e a tutti i napoletani. Queste cose non può dirle nemmeno un bambino di un anno e comunque, quando metteva i soldi in tasca, non ha mai detto niente». Maradona ha anche specificato che «la pompetta non esiste in un controllo antidoping altrimenti il controllo non si passerebbe mai». Anche Careca difende l'amico Maradona: «Non ho mai visto nulla e Ferlaino era del resto il presidente più assente con cui ho lavorato».

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