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Sofferto ed emozionante successo contro gli ellenici Decisivo capitan Galanda Grande prova di Soragna

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L'Italia prosegue la sua avventura europea, il sogno olimpico esiste ancora, anche se per concretizzarlo adesso bisognerà portare a casa una medaglia perché, fuori serbi e greci, solo le prime tre approderanno ad Atene 2004. E sabato c'è la Spagna che ha sofferto - come una favoritissima non dovrebbe - per domare la resistenza di Israele. Miglior compleanno a Carlo Recalcati i suoi ragazzi non potevano regalarlo. La piccola Italia sembrava dover offrire solo una resa dignitosa, contro lo strapotere fisico dei greci, ed invece ha messo ko un avversario terribile, aggrappandosi alla forza di squadra (Galanda e Soragna meritano una citazione particolare), in una serata strana non solo per alcuni giocatori: sport inquinato dal dolore per l'assassinio del ministro degli esteri svedese Lindh, minuto di silenzio, niente cheerleaders nei time-out e negli intervalli. Tifo greco sovrastante, al grido di «italiano ruffiano», inno che accompagna questi scontri da almeno tre lustri. Primo quarto all'insegna di chi è più bravo a far canestro fra Galanda e Fotsis (9-8 per il greco) ma l'Italia tiene bene, nonostante alcune scelte non proprio felici di Bulleri e Basile. E chiude in vantaggio (17-16) quando Mian colpisce da tre sulla sirena. L'azzurro ha anche il libero aggiuntivo ma il gioco da quattro punti non gli riesce. È spumeggiante l'inizio italiano del secondo quarto, tanto da andare al +6 dopo 2'. Ma Galanda deve tornare in panchina (due falli) e la Grecia si fa sotto con due triple di Sigalas (24-22) e sorpassa al 5'20" con un canestro di Ntikoudis (25-24). È il momento della massima sofferenza contro Sigalas, autore tra l'altro di recuperi importanti in difesa. In un niente, negli ultimi due minuti del tempo, gli azzurri si ritrovano sotto di 4 punti, dopo aver buttato via almeno tre palloni. Al riposo 36-32 per i greci, che dominano a rimbalzi, giocano peggio ma tirano meglio. Ripresa, con subito un accenno di rissa dopo un fallo di Tsakalidis su Bulleri. Sul canestro del 38-32 del greco-georgiano dei Phoenix Suns, c'è anche il quarto fallo di Marconato. Ora la partita è infarcita di errori, più di tutti ne fanno gli azzurri che proprio non «vedono» il canestro avversario. È serata difficile per alcuni giocatori, a cominciare da Basile. Ioannidis, sulla panchina greca, protesta ad ogni fischio. È una partita infinita, con un punteggio bassissimo. Sigalas infila la «bomba» del 45-38. Un 5-0 riporta in corsa gli azzurri, poi un trepunti di Galanda dà addirittura il vantaggio 46-45 al 28'. Ma i greci trovano subito il modo di arginare Galanda: Ntikoudis lo provoca, fallo a tutti e due ma per il capitano azzurro è il quarto. Alla terza sirena, 49-47 per gli azzurri. Ma in avvio del quarto tempo i greci tornano avanti, con Ntikoudis, che mette 5 punti di fila. De Pol, con un doppio zero dalla lunetta, sembra quasi il simbolo della resa. L'Italia ha difficoltà ad attaccare, in difesa si salva anche per gli errori ellenici. Soragna infila una bomba e un contropiede e gli azzurri tornano avanti: 54-52. È lui il match-winner. In mezzo minuto c'è il quinto fallo di Galanda e Marconato. L'Italia tocca ancora il 56-52 e con la zona imbavaglia i greci, che si affidano quasi esclusivamente a Ntikoudis, il migliore. Però è lui a sbagliare i due liberi del possibile 58-58, Bulleri e Basile vanno due volte in lunetta ma fanno solo 2 su 4 e Ntikoudis infila il -1 (60-59). Poi fallo sistematico, Soragna riporta a +3, bomba greca sul ferro, Basile fa un doppio zero dalla lunetta ma per la Grecia non c'è più tempo per tirare e sperare.

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