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IL TECNICO PETKOVIC SENZA MIHAJLOVIC, STANKOVIC E KOVACEVIC

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Avversari, assalto col tandem Kezman-Milosevic «Vogliamo vincere»

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Alla loro guida non c'è più «Genio» Savicevic, che ha lasciato l'incarico tre mesa fa dopo le inattese sconfitte contro Azerbaigian e Finlandia, ma i serbi restano un cliente ostico per la nostra nazionale. Basti dire che contro gli ex jugoslavi l'Italia ha vinto una sola volta in trasferta: bisogna tornare indietro fino al 1939, quando le reti di Colaussi e Piola consentirono agli uomini di Vittorio Pozzo di imporsi in quel di Belgrado. Lo stadio della Stella Rossa è ancora oggi il (piccolo) Maracanà, un impianto che evoca ricordi poco piacevoli ai tifosi juventini: qui, giusto trent'anni fa, la Signora perse contro l'Ajax la sua prima finale di Coppa Campioni. Meglio pensare al presente, anche se un accenno al passato prossimo è d'obbligo. Sui giornali serbomontenegrini è stato dato ampio spazio al successo della squadra di Trapattoni contro il Galles, ma il tecnico Ilija Petkovic non sembra troppo preoccupato: «Noi confidiamo nel fatto che l'Italia non sappia ripetersi a quei livelli a soli quattro giorni di distanza. Confidiamo ancora di poterci qualificare, arrivando secondi, ed allora non abbiamo alternative alla vittoria». Le assenze di Mihajlovic, Stankovic e Kovacevic privano la Serbia di un titolare in ogni reparto, ma Petkovic ha cercato di risollevare lo spirito dei suoi connazionali. «Preoccupato da Inzaghi? Personalmente, mi hanno colpito di più Del Piero, Camoranesi e Zambrotta. Ma l'Italia non si illuda di avere vita facile come è successo contro il Galles. E poi anche noi abbiamo un Inzaghi, anzi due». Nomi il ct non ne fa e allora ci pensiamo noi. La punta di diamante dell'attacco serbo sarà Mateja Kezman, 24 anni, talentuosissimo bomber del PSV Eindhoven, 35 gol nell'ultimo campionato. Kezman, giocatore di grande qualità ma dal carattere bizzoso, spesso si è trovato in aperta polemica con Savicevic. Quando il «Genio» ha rimesso l'incarico, l'attaccante del PSV ha subito dichiarato di essere pronto a tornare a servire la patria e Petkovic non se lo è fatto dire due volte. Al suo fianco stasera rivedremo una vecchia conoscenza del calcio italiano, Savo Milosevic: il Parma lo acquistò nell'estate del 2000 per farne l'erede di Hernan Crespo.

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