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Matarrese «Via anche Carraro»

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Terremo duro aspettando la sentenza del Tar del 16 settembre». Ne ha davvero per tutti, Vincenzo Matarrese, presidente del Bari che nel pomeriggio di ieri, incontrando i giornalisti allo stadio San Nicola, ha spiegato la linea comune agli altri presidenti contrari alla proposta di fare cominciare il campionato domenica. «Non volevamo certo arrivare al muro contro muro ma le nostre proposte non sono state accettate - ha affermato il presidente del Bari - e le conseguenze sono inevitabili». «La nostra è una battaglia per il calcio pulito - ha rincarato il più anziano presidente della Lega - senno «il calcio muore. I giocatori sono con noi, c'è piena sintonia perchè hanno capito la delicatezza del momento». Per Matarrese «tutto è cominciato nel mondo del calcio di Franco Carraro, prima in Lega e poi alla Federazione dove ha sostenuto il progetto della Superlega. Su Cellino non mi esprimo, mentre per paradosso anche Preziosi è con noi in questa battaglia». L'altro fronte, quello positivo, si affida a un altro spartito dialettico. «Le dichiarazioni rilasciate da alcuni presidenti della serie B, tendono solo ad aizzare le tifoserie». È quanto denuncia il presidente della Salernitana Aniello Aliberti. «I miei colleghi troppo spesso cambiano idea - ha detto il massimo dirigente granata - in questo clima di tensioni e veleni, posso dire che bisogna prima ubbidire, ossia giocare, e poi sedersi ad un tavolo per le trattative». Aliberti sottolinea come «molte delle richieste avanzate dai miei colleghi siano giuste e condivisibili, ma bisogna prima fornire una prova di buonsenso giocando in campionato e poi discutere». Il massimo dirigente del club granata infine ha tenuto a evidenziare che se il suo invito sarà accolto, è pronto ad aprire già da lunedì «un tavolo di trattative per un progetto serio e concreto che coinvolgerà Lega, Figc e Coni». «In ogni caso - conclude Aliberti - la Salernitana scenderà domenica prossima regolarmente in campo al Delle Alpi, come è previsto dal calendario ufficiale, nel rispetto delle norme». E Gaucci si allinea. «Il presidente Adriano Galliani non deve rispondere a chi lo diffida. Ora bisogna giocare. Rischiamo di diventare ridicoli -ha aggiunto- non si può trasformare tutto in una barzelletta. Basta con i rinvii, adesso è il momento di scendere in campo. Domenica il Catania giocherà, così come il Cagliari. Sono sicuro che la formazione sarda arriverà in Sicilia. Anzi, magari è già qui».

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