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GERMANIA — Quattro set, due partite.

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Che fatica, che paura e quanta timidezza. I cechi, tredicesimi al mondiale guidati dal guru Velasco e superati proprio dagli azzurri nella finale del terzo posto della World League, hanno sottolineato con forza i problemi della Nazionale: la mancanza di un uomo capace di chiudere le gare e l'incostanza del muro. Eppure i cechi mancavano di due uomini chiave: Rak e Lebl. Non resta che sorridere per i primi due set (25-19, 25-21) e adagiarsi sulle difficoltà della Serbia (3-1 all'Olanda) e della Russia (3-1 alla Bulgaria). Le note positive vengono dalla buona prestazione di Sartoretti (17 punti), che Montali ha richiamato in Nazionale nel ruolo di opposto dopo l'addio ufficializzato alla fine dei mondiali d'Argentina, e di Papi (16), in dubbio fino a ieri. Buona anche la prova dei centrali Mastrangelo e Cozzi. Poi qualche errore di troppo in difesa con Pippi non proprio convincente e il muro pericolosamente superato nel terzo (25-22 per i cechi) e quarto set. Oggi, alle 15, gli azzurri tornano in campo. Li aspetta la Spagna travolta dalla Francia per 3-0.

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