Debutto di fuoco per l'Italbasket
Da oggi la Nazionale maschile di basket si tufferà nell'avventura dell'Europeo di Svezia. Tanti e gravosi i compiti che attendono Chiacig e compagni. Perchè se c'è da cullare il sogno del podio, da raggiungere l'obiettivo della qualificazione per le Olimpiadi di Atene del 2004, c'è improvvisamente anche quello di far dimenticare i velenosi ultimi giorni, dove il movimento, complice l'esclusione decretata dalla Fip della Virtus Bologna, ha assistito a risse e dichiarazioni da bar. Tutto sulle spalle di Carletto Recalcati che, ad un passo dal momento dell'esordio contro la Slovenia, mostra quella faccia sicura che lo rendeva implacabile cecchino quando vestiva canotta e pantaloncini azzurri negli Europei che lo hanno visto protagonista sul parquet. «Da giocatore ho partecipato a quattro edizioni. Sicuramente mi è rimasta nel cuore quella di Spalato, nell'allora Jugosalvia. Era il 1975, arrivammo terzi conquistando la medaglia di bronzo. Un risultato storico». E di tempo ne è passato da allora. Oggi Recalcati si trova all'esordio come coach, in un campionato continentale per nazionali. «Sono tranquillo perchè so benissimo cosa i ragazzi hanno fatto. Abbiamo lavorato molto bene ed ognuno di noi ha quindi la coscienza a posto. Ora bisognerà cercare di non avere troppa pressione addosso e di scendere in campo liberando la mente. In ballo c'è tanto, lo sappiamo, ma non siamo solo noi a rischiare qualcosa». Eppure ci sono nazionali con titolati campioni, protagonisti della Nba, che sembrano irragiungibili. «Si ci sono molte stelle di grande levatura, ma alla fine conteranno le squadre nel loro complesso. Favoriti? La Serbia è più battibile di altre volte. Vedo bene la Spagna, la Francia e la Germania. Anche la Lituania ha un bel gruppo». E la Slovenia? «Una squadra di giocatori atipici, che non danno grandi punti di riferimento alle difese avversarie. Sarà una partita durissima». La Slovenia, è bene ricordarlo, rinuncia, per vari motivi, a giocatori di spessore mondiale. Il tecnico Subotic infatti non ha tra i dodici Smodis, Nesterovic, Becirovic, McDonald e Goljevic. Assenze pesanti che rendono l'impresa dell'Azzurra del basket più che possibile. Marconato e compagni dovranno guardarsi dalla classe di Boki Nachbar, che dopo i successi di Treviso, è finito a scaldare la panchina degli Houston Rockets, dai chili di Marko Milic e Obelix Tusek. Paura fanno anche i centimetri del pivot Brezec. «È miglioratissimo - dice ancora Recalcati - e dovremo lavorare bene per contenerlo». Ma le certezze del «Charlie della Brianza» non vacillano. Ecco allora il quintetto base. «Bulleri, Basile, Radulovic, Galanda e Chiacig. Senza sorprese dell'ultimo minuto. Siamo pronti. Non vedo l'ora di incominciare».