Nell'amichevole contro l'Under 19 (6-1), il ct azzurro prova il «vecchio» modulo 4-4-2
La riprova è giunta ieri dalla squadra schierata da Trapattoni nel primo tempo del galoppo contro l'Under 19. In attacco, in attesa di riavere Vieri, il ct ha varato il tandem Corradi-Inzaghi, mentre Del Piero è stato arretrato sulla linea dei centrocampisti. Contro i ragazzini di Paolo Berrettini, freschi campioni d'Europa, la nazionale maggiore si è imposta 6-1 (tripletta di Inzaghi, reti di Corradi, Del Piero, rigore di Oddo e Padoin per gli sparring partner), concludendo 5-1 un primo tempo nel quale è stata mandata in campo la formazione che dovrebbe scendere in campo sabato contro il Galles. Davanti a Buffon giocheranno i soliti quattro: Panucci, Nesta, Cannavaro e Zambrotta. A centrocampo i due esterni saranno Camoranesi a destra e Del Piero a sinistra (anche se lo juventino si è poi spostato dietro le punte dopo i primi venti minuti), i centrali Zanetti e Tacchinardi, mentre in attacco al fianco di Inzaghi ci sarà Bobo Vieri. Il centravanti dell'Inter sta meglio, ma in ogni caso Bernardo Corradi ha dimostrato di essere qualcosa più di una semplice riserva, segnando e convincendo anche nell'ultima partitella contro l'Under 19. Da ieri a Coverciano c'è anche Christian Abbiati: il portiere del Milan è finalmente sfebbrato, ma per non correre rischi è stato messo a riposo dai medici azzurri. In compenso, in mattinata si è visto sul campo un altro Christian, il bomber Vieri. L'attaccante ha sostenuto un leggero allenamento, un pò di corsa e qualche esercizio fisico, giusto per testare la condizione del ginocchio malconcio. Vieri ha saltato l'amichevole del pomeriggio, ma è praticamente certo che ce la farà contro il Galles, mentre su Delvecchio (ancora fermo ai box al pari di Perrotta) iniziano ad esserci dei dubbi. I dubbi più grossi riguardano però il recupero di Totti in vista della sfida della prossima settimana contro la Serbia Montenegro. Le notizie che giungono da Trigoria parlano di un capitano giallorosso che migliora, ma al momento è decisamente più no che sì per la trasferta di Belgrado. Ed allora Trap, non vedendo nel gruppo un giocatore simile a Totti (definito «unico» dal commissario tecnico), medita di abbandonare il modulo 4-2-3-1 che nel 2003 ha fruttato sei vittorie in altrettante gare, per tornare a schierare due punte di ruolo più un terzo attaccante in posizione più esterna. D'altra parte, quanto conti Totti in questa nazionale l'ha detto chiaramente Buffon: «Francesco era motivatissimo, aveva una gran voglia di dimostrare che è un grande anche a livello internazionale. La sua assenza peserà molto».