L'emiliano chiude alle spalle di Gharib e Rey e bissa il terzo posto di due anni fa a Edmonton
Così l'azzurro ha agguantato con 2h09'14" un altro terzo posto da aggiungere a quello di Edmonton 2001 e ha arricchito il medagliere italiano che sale in questa spedizione francese a quota tre (1 oro di Gibilisco, 1 bronzo della Martinez, 1 bronzo di Baldini). La grande tradizione nostrana della corsa su strada è stata poi confermata dall'argento centrato nella Coppa del Mondo per Nazioni dietro al Giappone grazie al sesto posto del bravissimo Daniele Caimmi (2h09'29") e al 22esimo del sempre presente Alberico Di Cecco (2h13'36). «E' stata una conferma importantissima - dice Baldini subito dopo l'arrivo - anche se in cuor mio c'era qualcosa in più. Durante la gara ho capito che non stavo bene come nella maratona di Londra di questa primavera (dove l'azzurro ha stabilito il nuovo record italiano con 2h07'56", ndr). Non ho mai corso rilassato fino al 30esimo chilometro a causa di vari strappi e quando c'è stato l'attacco del trio formato dal marocchino Gharib, lo spagnolo Rey e del keniano Rotich sono scivolato nelle retrovie, forse anche al decimo posto. Poi mi sono detto, o fai il tremila della tua vita oppure questa volta non porti niente a casa. E così sono ripartito superando al 41esimo Rotich. Prima dello stadio ha dato veramente tutto e nel giro finale ero in apnea, ma è andata bene così». Con 59.64 Claudia Coslovich si è tolta la soddisfazione di giungere settima nella finale del lancio del giavellotto. Non è una misura eclatante ma la fidanzata di Vizzoni voleva migliorare l'11esimo posto di Edmonton 2001 ed è riuscita nell'impresa entrando nel gotha della specialità. Fiona May ha concluso la sua avventura parigina con una serie che non racconta la verità sul suo attuale valore. Con 6.41, 6.46 e 6.42 non è riuscita a qualificarsi per i tre salti finali e alla fine si è piazzata al nono posto. Mamma Fiona ha avuto il coraggio di provare a difendere il suo titolo mondiale, un'impresa non impossibile visto che la vittoria è andata alla francese Barber che all'ultimo salto con 6.99 ha regalato il primo oro alla Francia. Ma questo bagno di umiltà la rinforzerà certamente in vista dell'appuntamento olimpico del prossimo anno.Il doppio turno a distanza di due ore ha castigato la staffetta 4x100 maschile (Scuderi-Collio-Donati-Cavallaro) che dopo aver ottenuto il secondo posto nella batteria con 38"63 è uscita clamorosamente di scena giungendo ultima in semifinale con 38"93. La tensione ha ammazzato il quartetto che aveva il secondo tempo di iscrizione e avrebbe potuto dire la sua in finale mentre non è bastata la migliore prestazione stagionale dell'anno (3'32"00) alle ragazze della 4x400 (Perpoli-Niederstatter-Schutzman-De Angeli) per passare il turno e avere accesso alla finale di oggi. Chi scenderà invece in pista questo pomeriggio alle 17.30 con il dente avvelenato è Andrea Longo che dopo aver vinto batteria e semifinale degli 800 a ritmo di 1'46" ha impressionato anche gli avversari più temibili infilando tutti nel rettilineo conclusivo. L'azzurro vuole dimostrare la sua innocenza sul campo. Tanta sofferenza non si dimentica e a volte è il giusto propellente per le grandi imprese.